Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
La figlia Sabrina in Consiglio Cresce Boffa
La figlia Sabrina nel consiglio di Edizione, ma anche un ruolo, per il genero Ermanno Boffa.
La figlia Sabrina alle redini della cassaforte Regia e nel consiglio di Edizione, a completare il passaggio generazionale ai figli nella holding te di famiglia. Ma anche un ruolo forte, per lo meno di fatto, per il genero Ermanno Boffa. Con il colosso imprenditoriale con radici a Treviso che si trova a dover affrontare la successione al suo stratega nel momento più difficile degli ultimi anni, nel guado dell’acquisizione su Abertis da chiudere complicata dalle pesantissime conseguenze del crollo del ponte Morandi di Genova, che si affiancano alla crisi che vive da anni il business originario della moda.
È in questo quadro che si colloca per il gruppo di Pozano la morte di Giliberto Benetton, a soli tre mesi da quella del fratello Carlo. Nuovo choc, ancora più pesante. Perché è chiaro cha a mancare stavolta è l’artefice stesso della diversificazione storica che aveva portato Ponzano ad investire i risultati ottenuti con la moda nelle infrastrutture autostradali e aeroportuali di Atlantia, negli investimenti delle tenute agricole, da Macarrese all’argentina, nella ristorazione di Autogrill e nelle partecipazioni finanziare, costruendo un gruppo i cui asset in giro per il mondo valgono 12 miliardi di euro, per metà nelle infrastrutture, in cui l’abbigliamento ha ormai un ruolo marginale.
Cosa succederà adesso va decifrato su più dimensioni. Da un punto di vista del governo di Edizione la strada pare chiara, visto anche il precedente della successione a Carlo. Nel nuovo statuto della Edizione passata ai manager, con la presidenza all’uomo di Atlantia Fabio Cerchiai e il ruolo di amministratore delegato per l’ex manager Telecom Marco Patuano, Massimo Benetton ha assunto la procura di rappresentare la cassaforte Proposta, che raccoglie il 20% di Edizione degli eredi di Carlo, nell’assemblea della società dopo aver assunto il ruolo di socio fondatore stabilito dallo statuto. Lo stesso schema è immaginabile che avvenga ora nella cassaforte Regia, che custodisce il 20% degli eredi di Gilberto. E appare scontato che qui ad assumere il ruolo di fondatore sia la figlia Sabrina, che verosimilmente sarà chiamata anche a prendere il ruolo del padre nel cda di Edizione, al fianco degli altri componenti di seconda generazione: Alessandro, figlio del socio fondatore Luciano per la cassaforte Ricerca e Franca Bertagnin Benetton, figlia di Giuliana, per la cassaforte Evoluzione. In un passaggio delle redini ai figli che così si completa nella holding di controllo.
E tuttavia l’altra attesa in parallelo riguarda comunque il ruolo che prenderà nel riassetto che seguirà comunque all’uscita di scena di Gilberto il genero Ermanno Boffa, il commercialista già da tempo al fianco dello stratega di Edizione. E non manca chi si attende un suo ruolo crescente nel periodo che si apre d’ora in avanti.
Ma al di là dell’assetto della governance, la questione riguarda il futuro complessivo del gruppo, in una fase molto complicata. Non c’è più solo la crisi dell’abbigliamento, in cerca di rilancio da anni (181 i milioni di perdita 2017, con i ricavi sotto gli 1,3 miliardi), con Luciano Benetton tornato lo scorso anno ad assumere in prima persona il comando, a ottant’anni, nel tentativo di dare la scossa decisiva, cacciando i manager autori dei deludenti risultati degli ultimi anni. C’è soprattutto in ballo l’incertezza legata alla tragedia di Genova, con il crollo del Ponte Morandi e i morti, il gruppo finito nel mirino del governo e l’immagine appannata che ha creato contraccolpi, si dice, persino sul gruppo della moda. Un’incognita pesante, in quello che era stato il vero punto di forza dell’impero. Anche perché nel frattempo va chiusa l’operazione di acquisizione della spagnola Abertis (che in Veneto controlla l’autostrada Serenissima) in tandem con gli ispano-tedeschi di Hochtief. Operazione dai 15 miliardi, di cui 10 finanziati dalle banche, in cui l’incertezza potrebbe costare cara.
Al comando Si completa il passaggio alla seconda generazione nella holding di famiglia