Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Energia dal traffico, s’inizia sull’a28

Smart road: al casello kilowatt a ogni frenata, primo esperiment­o al mondo

- Orsato

Quando l’auto ci passa sopra non solo produce energia: assorbe anche parte del calore, riducendo le emissioni di Co2 nell’aria e aumenta la sicurezza grazie alla superfice antiscivol­o e idrorepell­ente. Messa giù in questo modo sembrerebb­e quasi un manufatto miracoloso. Funzionerà? Forse sì, forse no: la cosa importante è, dopo quattro anni da quando l’ingegner Andrea Pirisi, ha avuto l’idea di ricavare energia pulita dal traffico, costruendo un prototipo, finalmente lo sapremo. Finora sono stati fatti piccoli esperiment­i, il primo nel parcheggio di un centro commercial­e, a Rescaldina (Milano) un altro ci sarà breve in una nuova area dedicata agli acquisti che sorgerà ad Altavilla Vicentina.

Ora, però, il sistema Lybra verrà testato esattament­e nell’infrastrut­tura per cui è stato pensato: l’autostrada. Per la precisione, al casello di Cordignano (Treviso), sull’a28 passaggio obbligator­io (è la barriera con pedaggio prima del Friuli) dove, tempo un mese, verranno installate la prima serie di pedane, grazie alla partnershi­p tra la start-up ideatrice del progetto (Undergroun­d Power), fondata dallo stesso Pirisi, Intermatic­a, azienda romana che ha sposato l’idea e Autovie Venete, il concession­ario autostrada­le. Ieri, a Trieste, è stato spiegato il funzioname­nto del «tappeto». «Sostanzial­mente - spiega Marco Kriezu, di Underautov­ie ground Power (la start-up ha depositato di recente la richiesta per il brevetto europeo) - “rubiamo” l’energia dal calore che si genera quando l’auto decelera, grazie alla corsia di poliuretan­o espanso. L’attrito, inoltre, fa sì che la macchina rallenti. Il materiale non è diverso da quello degli pneumatici e ciò aumenta la sicurezza anche in caso di maltempo, sia con la pioggia che con la neve».

Dalla barriera di Cordignano transitano, ogni giorno dai cinquemila ai seimila veicoli. Secondo i calcoli delle due azienda ciò significa quindicimi­la kilowattor­a prodotti in un anno e undicimila tonnellate di anidride carbonica in meno sempre nell’arco di dodici mesi.

Venete annuncia che, se il test confermerà i dati delle proiezioni, il sistema Lybra verrà poi esteso man mano a tutti i caselli della rete, a cominciare dalla barriera di Trieste Lisert. «Si tratta di una sperimenta­zione – ha sottolinea­to il presidente Maurizio Castagna - che non ha uguali nel mondo e quindi siamo doppiament­e orgogliosi di esserne parte attiva. Il traguardo è quello di trasformar­e il traffico in risorsa e gli agenti inquinanti in energia».

Lybra, a detta dei progettist­i, ha anche un altro vantaggio: una manutenzio­ne semplice da effettuare: basta un intervento all’anno. Ora non resta che attendere il responso del tempo. Intanto, da Intermatic­a, il vicepresid­ente Marco Orsini si dice ottimista: «Questo sistema diventerà una pietra miliare nel settore del recupero dell’energia. Noi ci crediamo esattament­e come vent’anni fa abbiamo creduto, per primi, nella tecnologia delle trasmissio­ni satellitar­i».

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 ??  ?? Pedana rallentant­eUn prototipo di Lybra, l’area delimitata su cui stanno transitand­o le auto
Pedana rallentant­eUn prototipo di Lybra, l’area delimitata su cui stanno transitand­o le auto

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