Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Minacce di morte a sindacalista della Cgil
Congresso provinciale, il segretario denuncia: perseguitata perché si occupa di stranieri «E su Bagnoli operazione elettorale. Lavoro, desertificazione industriale in corso nella Bassa»
La notizia è emersa nel corso della relazione del segretario provinciale della Cgil, Aldo Marturano. Eleonora Tolo, responsabile dell’ufficio immigrazione, da un anno è perseguitata da insulti e minacce via social perché si occupa degli stranieri.
La sala è gremita, ma mentre parla Diomandè, richiedente asilo ivoriana di 19 anni, non vola una mosca. «Mio papà - racconta - è morto quando avevo 13 anni e mio zio voleva darmi in sposa a un uomo che mi ha tenuta prigionera, violentata, messa incinta e picchiata così forte che ho perso il bimbo. Sono scappata in Libia e lì mi hanno picchiata ma non violentata, perché ero troppo magra e malata. Ora il mio avvocato dice che forse non potrò più avere il permesso di soggiorno perché non scappo dalla guerra e quindi non sono una vera rifugiata». Si è aperto così, con una testimonianza choc sui possibili effetti del decreto Salvini, il congresso provinciale della Cgil di Padova convocato ieri al Crowne Plaza di Limena. Con Diomandè c’era anche Nicolò, un giovane rider che ha parlato del precariato nelle piattaforme online di cibo a domicilio. Giovani e stranieri sono due dei temi toccati anche nella relazione del segretario generale Aldo Marturano, che salvo (improbabili) imprevisti oggi verrà confermato. Marturano ha stigmatizzato in particolare «gli attacchi quotidiani che arrivano dai social a chiunque tuteli o si occupi di immigrati», ringraziando «le compagne e i compagni che sono in prima linea, in particolare Eleonora Tolo, spesso bersaglio di sgradevoli e grevi insulti. Attacchi ai quali abbiamo già reagito presentando un esposto per istigazione all’odio razziale».
Stando alla ricostruzione della Cgil tutto sarebbe iniziato
La relazione di Marturano Perplessità sul polo Agrologic Ospedale, «restano criticità ma ci sono importanti avanzamenti come il mantenimento del Giustinianeo»
l’anno scorso, quando un uomo ha pubblicato su Facebook la foto di un volantino sui servizi della Cgil per i cittadini italiani con parenti exracomunitari, commentando che il sindacato «tutela solo gli stranieri e non si occupa di noi italiani». Sul volantino c’era anche il nome di Eleonora Tolo, responsabile dell’ufficio immigrazione. E il post è stato condiviso da Casapound, generando centinaia di commenti tra cui insulti e minacce di morte alla sindacalista che sono andati avanti per mesi. Sul fronte dell’immigrazione, Marturano ha citato il caso di Bagnoli e ha invocato l’accoglienza diffusa: «È ciò che abbiamo provato a fare a Padova, con un protocollo che non ha visto la luce per la troppa burocrazia e perché il vento è cambiato. Si potrebbe apprezzare la chiusura di Bagnoli, se non apparisse come risposta a un impegno elettorale e non come conversione alla micro-accoglienza». Sul fronte dell’occupazione, Marturano ha evidenziato la «desertificazione industriale» della Bassa Padovana e ha espresso perplessità sull’impatto ambientale del progetto Agrologic, il polo agroalimentare di Despar che sorgerà a Monselice, paragonato al centro commerciale di Due Carrare che è stato bloccato dalla Soprintendenza. Sul nuovo ospedale restano «punti di vista diversi» da quelli del Comune, pur registrando «importanti avanzamenti» come il mantenimento del Giustinianeo. Lapidaria la risposta del sindaco Sergio Giordani: «Sull’ospedale c’è stata una soluzione democristiana, ma non volevo correre il rischio di rimandare tutto di altri cinque anni». Oggi il congresso continua con l’elezione dei delegati al consiglio regionale, del comitato direttivo e dell’assemblea generale.