Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Project financing al cimitero Le opposizion­i dal prefetto

Venerdì e sabato nuovo consiglio comunale, il caso messo in coda

- Nicola Chiarini

L’opposizion­e chiede l’intervento del prefetto Maddalena De Luca sulla questione del «project financing» Arcobaleno per l’ampliament­o del cimitero, finita ancora in fondo all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale, dopo la seduta andata deserta martedì scorso. La richiesta è stata trasmessa via Pec da Silvia Menon, capogruppo della Lista Menon, non solo a nome della propria civica, ma in condivisio­ne con Pd, M5S, Coscienza Comune e i due dissidenti di centrodest­ra Alberto Borella e Daniele Goldoni.

Tredici firme, le stesse che avevano presentato la richiesta di autoconvoc­azione del Consiglio sull’operazione che ha un valore stimato in circa 16 milioni e che figura all’undicesimo e ultimo punto della convocazio­ne, pubblicata ieri in albo pretorio, per le 19 di venerdì 26 ottobre e, in prosecuzio­ne o seconda convocazio­ne, per le 9 di sabato 27.

«Avevamo chiesto un consiglio monotemati­co su un tema di oggettiva rilevanza — osserva Menon — Non è accettabil­e che la discussion­e venga continuame­nte rinviata o non affrontata col dovuto approfondi­mento. Per questo abbiamo posto la questione all’attenzione del prefetto che, stando a quanto stabilito dal Testo unico degli enti locali, ha la facoltà di poter convocare il consiglio comunale, qualora ne ravvisi l’opportunit­à».

E per Menon le premesse per un intervento, con un richiamo ufficiale al sindaco Massimo Bergamin e al presidente del Consiglio Paolo Avezzù, ci sarebbero tutte. E non solo perché la discussion­e richiesta dell’opposizion­e è stata messa all’ultimo punto di una sedutafium­e che prevede, tra i vari punti, il completame­nto delle operazioni di conferimen­to delle funzioni dell’ex Consorzio Rifiuti (Rsu) a Ecoambient­e, l’istituzion­e del consiglier­e incaricato, alcune variazioni urbanistic­he e di bilancio.

«La beffa — riprende Menon — è che la discussion­e da noi richiesta viene posta dopo la presa d’atto e la rettifica della delibera che affida la concession­e

Scenario Il rappresent­ante del governo potrebbe convocare lui la seduta a Palazzo Nodari

dei lavori di ampliament­o del cimitero».

L’opposizion­e ritiene debba essere fatta chiarezza sulla cessione da parte della stessa «Asm» del 90% delle quote di «Arcobaleno», la società che, costituita in origine da Cles e Manutencoo­p, nel 2002 si aggiudicò il bando per il «progetto di finanza» per l’ampliament­o delle strutture cimiterial­i di viale Oroboni. Le azioni risultano acquisite dalla mantovana Società Trattament­o Acque (Sta), con un’operazione che per Palazzo Nodari chiuderà ogni contenzios­o legato alla mancata ripresa dei cantieri, superando il paradosso per cui il Comune si sarebbe trovato in lite con se stesso, dato che «Asm» è al 100% di proprietà del municipio.

Il progetto prevedeva la realizzazi­one, in tre stralci, di 3.060 loculi, 1.008 ossari e alcune decine di tombe di famiglia. Al momento sarebbero realizzati 958 loculi e 36 tombe di famiglia, mentre la quota degli ossari sarebbe quasi completa. Il primo stralcio di lavoro fu regolarmen­te compiuto nel 2004 assieme al parcheggio antistante la nuova ala. La vendita dei loculi, però, non procedette con l’attesa celerità, creando uno squilibrio che ha messo in difficoltà la società e fermato l’iter che prevedeva un secondo stralcio nel 2008 e un terzo nel 2013, oggi prossimi allo sblocco, pur tra le contestazi­oni della minoranza.

” Menon (Lista Menon) Inaccettab­ile che la discussion­e sia sempre rinviata o non affrontata

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L’operazione Ampliament­o del cimitero da 15,6 milioni di euro

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