Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Project financing al cimitero Le opposizioni dal prefetto
Venerdì e sabato nuovo consiglio comunale, il caso messo in coda
L’opposizione chiede l’intervento del prefetto Maddalena De Luca sulla questione del «project financing» Arcobaleno per l’ampliamento del cimitero, finita ancora in fondo all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale, dopo la seduta andata deserta martedì scorso. La richiesta è stata trasmessa via Pec da Silvia Menon, capogruppo della Lista Menon, non solo a nome della propria civica, ma in condivisione con Pd, M5S, Coscienza Comune e i due dissidenti di centrodestra Alberto Borella e Daniele Goldoni.
Tredici firme, le stesse che avevano presentato la richiesta di autoconvocazione del Consiglio sull’operazione che ha un valore stimato in circa 16 milioni e che figura all’undicesimo e ultimo punto della convocazione, pubblicata ieri in albo pretorio, per le 19 di venerdì 26 ottobre e, in prosecuzione o seconda convocazione, per le 9 di sabato 27.
«Avevamo chiesto un consiglio monotematico su un tema di oggettiva rilevanza — osserva Menon — Non è accettabile che la discussione venga continuamente rinviata o non affrontata col dovuto approfondimento. Per questo abbiamo posto la questione all’attenzione del prefetto che, stando a quanto stabilito dal Testo unico degli enti locali, ha la facoltà di poter convocare il consiglio comunale, qualora ne ravvisi l’opportunità».
E per Menon le premesse per un intervento, con un richiamo ufficiale al sindaco Massimo Bergamin e al presidente del Consiglio Paolo Avezzù, ci sarebbero tutte. E non solo perché la discussione richiesta dell’opposizione è stata messa all’ultimo punto di una sedutafiume che prevede, tra i vari punti, il completamento delle operazioni di conferimento delle funzioni dell’ex Consorzio Rifiuti (Rsu) a Ecoambiente, l’istituzione del consigliere incaricato, alcune variazioni urbanistiche e di bilancio.
«La beffa — riprende Menon — è che la discussione da noi richiesta viene posta dopo la presa d’atto e la rettifica della delibera che affida la concessione
Scenario Il rappresentante del governo potrebbe convocare lui la seduta a Palazzo Nodari
dei lavori di ampliamento del cimitero».
L’opposizione ritiene debba essere fatta chiarezza sulla cessione da parte della stessa «Asm» del 90% delle quote di «Arcobaleno», la società che, costituita in origine da Cles e Manutencoop, nel 2002 si aggiudicò il bando per il «progetto di finanza» per l’ampliamento delle strutture cimiteriali di viale Oroboni. Le azioni risultano acquisite dalla mantovana Società Trattamento Acque (Sta), con un’operazione che per Palazzo Nodari chiuderà ogni contenzioso legato alla mancata ripresa dei cantieri, superando il paradosso per cui il Comune si sarebbe trovato in lite con se stesso, dato che «Asm» è al 100% di proprietà del municipio.
Il progetto prevedeva la realizzazione, in tre stralci, di 3.060 loculi, 1.008 ossari e alcune decine di tombe di famiglia. Al momento sarebbero realizzati 958 loculi e 36 tombe di famiglia, mentre la quota degli ossari sarebbe quasi completa. Il primo stralcio di lavoro fu regolarmente compiuto nel 2004 assieme al parcheggio antistante la nuova ala. La vendita dei loculi, però, non procedette con l’attesa celerità, creando uno squilibrio che ha messo in difficoltà la società e fermato l’iter che prevedeva un secondo stralcio nel 2008 e un terzo nel 2013, oggi prossimi allo sblocco, pur tra le contestazioni della minoranza.
” Menon (Lista Menon) Inaccettabile che la discussione sia sempre rinviata o non affrontata