Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Glaxo, resta a Verona il reparto grafico I sindacati: «Preoccupano le cessioni»
La sezione regionale del Pass, cioè Pack Artwork Shared Service, di fatto quella in cui si progetta e produce la grafica delle confezioni dei farmaceutici, non si muoverà da Verona e rimarrà dentro la famiglia Glaxosmithkline: la notizia riguarda circa 120 lavoratori, chiarisce definitivamente il futuro di una sezione su cui pendeva l’ipotesi di una riorganizzazione generale ed è stata comunicata giovedì scorso dalla casa farmaceutica britannica ai sindacati veronesi. A dirlo sono i sindacati stessi, che ieri, dalla sede Cisl di Lungadige Galtarossa, hanno comunque confermato, esulando dal Pass, «la preoccupazione per il mantenimento dei livelli occupazionali odierni nel momento in cui Glaxo cederà a terzi, come annunciato, lo stabilimento veronese della controllata Glaxo Manufacturing in cui 270 persone lavorano all’«infialamento» delle cefalosporine (antibiotici, ndr) iniettabili». C’è dunque la buona notizia per quanto riguarda la sezione in cui si disegnano, elaborano e producono etichette, astucci, foglietti illustrativi di farmaci e i vaccini dell’azienda. Poi c’è il messaggio mandato da Luigi Santoni (Filctem Cgil), Ivano Dalla Brea (Femca Cisl) e Nello Cum e Alessandro Strazzieri (Uiltec Uil): «Ribadiamo le nostre richieste circa Glaxo Manufacturing: il mantenimento dell’attività a Verona, il mantenimento del livello occupazionale, la possibilità di contrattare un indennizzo per i lavoratori al momento del passaggio (la cessione, ndr) alla nuova azienda». Al riguardo, i vertici di Glaxo Manufacturing, durante l’incontro con i sindacati nella sede della Direzione Lavoro della Regione del 12 luglio scorso, avevano fatto sapere che «la cessione sarà subordinata all’ottenimento di garanzie da parte dell’eventuale acquirente circa sviluppo e valorizzazione delle attività attualmente in essere», che si «porrà con forza ai vari interlocutori che si presenteranno la clausola di mantenimento dei livelli occupazionali per almeno qualche anno» e che «le produzioni verranno mantenute nel sito veronese». Spiegano i sindacati: «Dall’azienda ci hanno detto che novità sulla cessione dovrebbero arrivare per febbraio 2019».