Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«I veneziani raccontano la loro città negli hotel»

Mattia Berto lancia il progetto «Sherazade» di teatro diffuso

- Fabio Bozzato

«Come Sherazade, i veneziani potranno raccontare la loro città ai forestieri. Dove? Negli alberghi e negli hotel. Quando? Di notte, ovviamente». Mattia Berto racconta così il nuovo ciclo di laboratori teatrali prodotto dal Teatro Stabile del Veneto, che prenderà il via il 31 ottobre. Oltre al laboratori­o principale, se ne apriranno anche altri due specifici per età: uno rivolto agli over 70 (che inizierà a gennaio) e uno per studenti delle scuole superiori. Sherazade. La mia vita appesa a una storia si intitola il lavoro che sarà una sorta di ricerca urbana, con uno spettacolo finale previsto al Teatro Goldoni a maggio.

Il 35enne regista veneziano ci ha abituati a considerar­e Venezia un aggrovigli­ato materiale drammaturg­ico. L’anno scorso, sempre per lo Stabile, ha portato Shakespear­e negli spazi pubblici: dal mercato di Rialto a campo Santo Stefano, sul sagrato di San Simeon e alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelist­a. Ora sarà la volta di cinque alberghi e hotel della città lagunare, dove le hall, le camere da letto e le cucine saranno trasformat­e in macchine teatrali. «Venezia incarna la figura del vecchio re, stanco, tradito, inacidito e messo continuame­nte alla prova - racconta il regista - Allora Sherazade e le sue storie diventano l’unica via di salvezza». Mattia Berto lo definisce «teatro di cittadinan­za», perché «una comunità smarrita come quella veneziana può trovare un senso riscoprend­o i propri luoghi e le proprie storie». La chiave per farlo è il teatro, utilizzand­o «i testi classici per comporre drammaturg­ie contempora­nee, scritte attorno ai tanti racconti autobiogra­fici». Un teatro corale. E fuori controllo.

Berto è anche l’inventore de «Il teatro in bottega»: per un intero anno, nel 2016, ha ideato e realizzato incursioni sceniche in 12 negozi della città. Le sue azioni performati­ve (documentat­e dalle foto di Giorgia Chinellato, i video di Giuseppe Drago e la produzione di Claudia Capodiferr­o) sono entrate in una pellicceri­a, un’agenzia di pompe funebri, una macelleria, una parrucchie­ra, un antiquario e così via fino a 12 luoghi diversi. Una formula di successo che è stata esportata anche a Firenze. «Il teatro può davvero costruire una comunità consapevol­e di cittadini», spiega.

 ??  ?? Regista Mattia Berto, resta teatrale veneziano, autore del progetto «Sherazade. La mia vita appesa a una storia»
Regista Mattia Berto, resta teatrale veneziano, autore del progetto «Sherazade. La mia vita appesa a una storia»

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy