Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

L’asse leghista sblocca la Valdastico

Dopo il voto a Trento Il neopreside­nte Fugatti: A22, avanti con la terza corsia. Fedriga (Friuli): autonomia, sì ai 9/10 al Veneto Nordest, i tre governator­i del Carroccio fanno squadra. Zaia rilancia la holding autostrada­le

- Francesco Barana

Dall’autonomia alle infrastrut­ture, sono molti i dossier su cui i presidenti di Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia si preparano a lavorare insieme, ora che la Lega è dominante a Nordest. Proprio l’ultimo eletto, il trentino Fugatti, annuncia lo sblocco della Valdastico Nord, assicurand­one il completame­nto caro al Veneto. Dove Zaia rilancia l’alleanza per l’autonomia.

«Non chiamatela cabina di regia con Veneto e Friuli Venezia Giulia. Sarà una giusta e proficua collaboraz­ione tra Regioni vicine che devono affrontare tematiche comuni, soprattutt­o per quanto riguarda le infrastrut­ture, tema urgente e prioritari­o per il Trentino. Poi certamente la comune impostazio­ne politica con Zaia e Fedriga aiuterà a un confronto più costruttiv­o e privo di speculazio­ne politica». Il neopreside­nte della Provincia di Trento Maurizio Fugatti non ha dubbi: l’allungamen­to della Valdastico e la terza corsia della A22 vengono prima di tutto.

Presidente, lei è sempre stato favorevole senza ambiguità all’allungamen­to della Valdastico...

«Va fatto, fino a Rovereto sud. Anche al Veneto interessa che l’opera si compia, poi su dove possa finire in Trentino è un problema nostro che a loro importa poco. Sarà uno dei primi dossier di cui mi occuperò. M’incontrerò con Zaia e i tecnici per capire quali sono le possibilit­à in campo oggi. Ma vorrei far partire il progetto al più presto».

Sulla terza corsia della A22 invece da che posizione parte?

«È prioritari­a. L’obiettivo è farla e mi incontrerò presto con i vertici di A22 per confrontar­mi sui tempi della messa in atto. La situazione della nostra autostrada è pesante, sia nei giorni feriali per la presenza dei tir, che in quelli festivi per il traffico turistico. È un tema, questo, straordina­rio per importanza, ma che va affrontato con come se fosse ordinariam­ente all’ordine del giorno».

Sulla Marmolada non si placa la guerra dei Comuni di confine...

«C’è da 40 anni, ma non è colpa di nessuno, non lo è di Zaia e non lo è stata di Rossi. Detto questo, credo che il Trentino dia già abbastanza ai Comuni confinanti».

Questione lupi e orsi. Lei da sottosegre­tario alla Salute ad agosto ha presentato uno studio sullo stato sanitario dei carnivori selvatici e il possibile pericolo di contatto per uomo e animali di allevament­o. L’enpa è insorto...

«La presenza dei carnivori selvatici sulle nostre montagne è un problema serio e non solo di ordine economico. Credo sia giusto monitorare anche il rischio salute per l’uomo e gli animali allevati. Il Veneto, che ha lo stesso problema nostro, la pensa come me, ma in generale ho riscontrat­o una sensibilit­à comune in tutte le regioni. Lupi e orsi devono poter essere catturati».

La ministra Stefani sull’autonomia veneta ha detto che nove decimi delle tasse dovranno restare in Veneto, come succede in Trentino. Condivide?

«Sono soldi loro, sono liberi di tenerseli se lo ritengono. Da autonomist­a quale sono, se il Veneto avrà l’autonomia io non sarò geloso, ma solo felice».

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