Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
L’asse leghista sblocca la Valdastico
Dopo il voto a Trento Il neopresidente Fugatti: A22, avanti con la terza corsia. Fedriga (Friuli): autonomia, sì ai 9/10 al Veneto Nordest, i tre governatori del Carroccio fanno squadra. Zaia rilancia la holding autostradale
Dall’autonomia alle infrastrutture, sono molti i dossier su cui i presidenti di Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia si preparano a lavorare insieme, ora che la Lega è dominante a Nordest. Proprio l’ultimo eletto, il trentino Fugatti, annuncia lo sblocco della Valdastico Nord, assicurandone il completamento caro al Veneto. Dove Zaia rilancia l’alleanza per l’autonomia.
«Non chiamatela cabina di regia con Veneto e Friuli Venezia Giulia. Sarà una giusta e proficua collaborazione tra Regioni vicine che devono affrontare tematiche comuni, soprattutto per quanto riguarda le infrastrutture, tema urgente e prioritario per il Trentino. Poi certamente la comune impostazione politica con Zaia e Fedriga aiuterà a un confronto più costruttivo e privo di speculazione politica». Il neopresidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti non ha dubbi: l’allungamento della Valdastico e la terza corsia della A22 vengono prima di tutto.
Presidente, lei è sempre stato favorevole senza ambiguità all’allungamento della Valdastico...
«Va fatto, fino a Rovereto sud. Anche al Veneto interessa che l’opera si compia, poi su dove possa finire in Trentino è un problema nostro che a loro importa poco. Sarà uno dei primi dossier di cui mi occuperò. M’incontrerò con Zaia e i tecnici per capire quali sono le possibilità in campo oggi. Ma vorrei far partire il progetto al più presto».
Sulla terza corsia della A22 invece da che posizione parte?
«È prioritaria. L’obiettivo è farla e mi incontrerò presto con i vertici di A22 per confrontarmi sui tempi della messa in atto. La situazione della nostra autostrada è pesante, sia nei giorni feriali per la presenza dei tir, che in quelli festivi per il traffico turistico. È un tema, questo, straordinario per importanza, ma che va affrontato con come se fosse ordinariamente all’ordine del giorno».
Sulla Marmolada non si placa la guerra dei Comuni di confine...
«C’è da 40 anni, ma non è colpa di nessuno, non lo è di Zaia e non lo è stata di Rossi. Detto questo, credo che il Trentino dia già abbastanza ai Comuni confinanti».
Questione lupi e orsi. Lei da sottosegretario alla Salute ad agosto ha presentato uno studio sullo stato sanitario dei carnivori selvatici e il possibile pericolo di contatto per uomo e animali di allevamento. L’enpa è insorto...
«La presenza dei carnivori selvatici sulle nostre montagne è un problema serio e non solo di ordine economico. Credo sia giusto monitorare anche il rischio salute per l’uomo e gli animali allevati. Il Veneto, che ha lo stesso problema nostro, la pensa come me, ma in generale ho riscontrato una sensibilità comune in tutte le regioni. Lupi e orsi devono poter essere catturati».
La ministra Stefani sull’autonomia veneta ha detto che nove decimi delle tasse dovranno restare in Veneto, come succede in Trentino. Condivide?
«Sono soldi loro, sono liberi di tenerseli se lo ritengono. Da autonomista quale sono, se il Veneto avrà l’autonomia io non sarò geloso, ma solo felice».