Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Undici milioni di «risparmi» per strade, teatri e sicurezza
Variazione al bilancio regionale: se prima si sfioravano i dieci milioni di euro, con l’emendamento di ieri presentato a Palazzo Ferro Fini dal vicegovernatore Gianluca Forcolin, si superano gli undici milioni. Variazioni approvata ieri pomeriggio dal consiglio regionale che si traduce, principalmente, in investimenti sulla rete stradale regionale. E, nel frattempo, visto la mancata impugnazione dello sblocco di avanzi d’amministrazione del Friuli Venezia Giulia da parte del governo, il vicegovernatore annuncia: «A questo punto, davvero liberi tutti, magari non impegneremo interamente il miliardo di avanzi della Regione Veneto anche perché si deve essere certi di poterli impegnare, ma stiamo già ragionando su quanti fondi liberare e come utilizzarli, di più al momento non posso anticipare».
Restando sui «risparmi» impegnati con l’ultima variazione di bilancio: «Il principio è aver razionalizzato altri capitoli di spesa - spiega Forcolin - per finanziarne altri, un’operazione che va fatta esattamente in questo periodo dell’anno. Vale a dire quando c’è il tempo per impegnare le somme e spenderle, insomma, si aggiusta il tiro». Ma da dove arrivano i 9 milioni e 794 mila euro iniziali? Provengono dai fondi accantonati inizialmente per l’acquisto delle quote di Comune di Venezia e Città Metropolitana di Autovie per 3,4 milioni, «Ipotesi poi tramontata in vista della newco autostradale del Nordest» spiega Forcolin e che finiranno dritti insieme ad altri per un totale di 7,5 milioni nelle casse di Veneto Strade per la manutenzione straordinaria della rete viaria di competenza regionale. Un altro capitolo corposo - 1,2 milioni - servirà per scorrere la graduatoria dell’impiantistica sportiva e altri 300 mila euro per un’altra graduatoria, quella dei Comuni che chiedono fondi per la videosorveglianza. Un milione e mezzo messo a disposizione dal «portafogli» dell’assessore regionale alla Cultura Cristiano Corazzari e altre voci minori. 300.000 euro per interventi di pubblica sicurezza nei comuni, 580.000 euro a Sistemi Territoriali e 180.000 genericamente per mobilità e trasporti.
In un emendamento conclusivo, sono stati messi a disposizione un altro milione e 350 mila euro provenienti del Fondo di riserva che ammontava a 1,8 milioni. «Soldi che, se non spesi, perdiamo l’anno successivo. Il fondo si mantiene intatto fino a fine anno e poi da lì si attinge». 500.000 euro andranno a coprire le spese 2018 per i lavori in preparazione della candidatura ai giochi olimpici 2026 Milanocortina, 300.000 euro per i consorzi di bonifica e 50.000 in più rispetto al 2017 al Teatro Stabile del Veneto per un progetto di internazionalizzazione e per compensare il declassamento nazionale e i fondi minori da Roma.
Intanto, nelle settimane di dibattito sul reddito di cittadinanza, un altro assessore regionale, Manuela Lanzarin, con delega alle Politiche Sociali, annuncia lo stanziamento di quasi sei milioni di euro in tre anni per il contrasto alla povertà in Veneto. Si conferma e si estende il Ria, il reddito di inclusione attiva con sostegni economici per far fronte ad affitti, mutui o spese condominiali «nei casi di grave incapienza» ma anche un fondo per contrastare la povertà educativa, cioè i fenomeni di abbandono scolastico dei minori a rischio povertà. «Questa amministrazione ha messo nell’agenda delle priorità un nuovo approccio, coordinato negli interventi e capillare nel territorio, al tema ‘povertà’– spiega Lanzarin – Il ‘pacchetto’ dei tre provvedimenti vale complessivamente quasi 6 milioni di euro per il biennio 20192020: verranno gestiti dai Comuni, tramite i servizi sociali. I destinatari sono le persone più vulnerabili come le famiglie monogenitoriali, le donne vittime di violenza, i giovani senza rete di sostegno». In Veneto sono oltre 800 mila le persone a rischio povertà, pari al 17,9 per cento della popolazione complessiva.
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Forcolin
Si aggiusta il tiro a fine anno ma con il tempo di impegnare le risorse recuperate dai risparmi