Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Andriotto? Che bravo a mollare tutto...» E l’imprenditore sparisce come il bancario
Mollare tutto e cambiare completamente vita. Una suggestione che si fa largo tra molte altre per spiegare il motivo della scomparsa, avvenuta il 23 settembre scorso, dell’adriese quarantottenne Ersilio Gallimberti. Scomparsa per la quale, al momento, non c’è alcuna denuncia alle Forze dell’ordine. Gallimberti, che si autodefinisce imprenditore nel campo dell’import-export con attività nella Repubblica Ceca, dovrebbe essere in Polonia per lavoro ma da un mese non si hanno più sue notizie. Non raggiungibile al telefono, Galimberti ha lasciato la sua automobile a Ravenna dove è stata scoperta qualche giorno fa.ad Adria si pensa che il l’imprenditore potrebbe aver preso ispirazione dalla vicenda del suo concittadino Gabriele Andriotto. Stanco della sua vita attuale, Gallimberti potrebbe aver tagliato i ponti ed essersi allontanato volontariamente proprio come fece l’ex bancario Andriotto nel marzo 2012 andando a vivere in un trullo nel Salento pugliese dopo aver lasciato la famiglia e il suo lavoro come dipendente di Bancadria. Almeno un paio di indizi vanno in questa direzione. Uno scritto di Gallimberti di fine ottobre 2012 sul suo blog , dove paragona Andriotto – all’epoca appena ritrovato in Puglia dopo il suo allontanamento durato sette mesi – a San Francesco. «Mi è piaciuta», scriveva sei anni fa Gallimberti al riguardo di Andriotto, «questa sua scelta consapevole, autonoma, importante e radicale: mollare tutto! Mollare una vita agiata, apparentemente tranquilla, sicuramente normale secondo i parametri convenzionali, per proiettarsi in una dimensione completamente nuova, quella della precarietà continua, del vivere alla giornata, a contatto sì con la natura ma soprattutto con l’umanità. Insomma lui ha mollato un posto sicuro in banca e una famiglia per andare a zappettare la terra e per “magnà le radici”, come diceva il buon Alberto Sordi. E’ una scelta di grande coraggio ! Chi di voi sarebbe in grado di farla?!».
Un altro indizio, molto più recente, risale allo scorso luglio quando a Verona il giornalista del Corriere del Veneto Andrea Priante ha presentato il suo libro dedicato alla vicenda di Andriotto, «La vita che mi spetta». Presente tra il pubblico, Gallimberti ha posto molte domande ad Andriotto facendosi notare per la sua estrema curiosità. Un altro dettaglio: Andriotto sei anni fa, quando andò in Puglia, aveva 48 anni. Vale a dire l’età di Gallimberti.