Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Benetton, indagini su insulti e minacce Funerali «blindati»

Previsto un massiccio servizio d’ordine

- Milvana Citter Silvia Madiotto

Domani, in duomo a Treviso, i funerali di Gilberto Benetton: il rito sarà blindato. Le misure di sicurezza saranno messe in atto dopo gli insulti arrivati via web, con tanto di esultanze per la dipartita dell’imprendito­re, avvenuta lunedì. I primi a prendere le distanze da questi messaggi sono stati, tramite i sindacati, i lavoratori.

Quello di domani mattina, per l’addio all’imprendito­re Gilberto Benetton nel Duomo di Treviso, sarà un funerale blindato. La questura ha disposto un servizio d’ordine pubblico discreto ma scupoloso e massiccio per consentire che tutto si svolga in condizioni di sicurezza.

A renderlo necessario da una lato le personalit­à di spicco del mondo economico e politico che arriverann­o a Treviso da tutta Italia e non solo, per dire addio a uno dei fondatori del gruppo industrial­e; dall’altro gli «sciacalli» che sul web, subito dopo la notizia della sua scomparsa per una lunga malattia, hanno scatenato un’ondata di odio,insulti, persino minacce. Da quel terribile 14 agosto, il giorno del crollo del ponte Morandi, sulla famiglia Benetton è calata la rabbia degli haters. Gilberto aveva un ruolo apicale: era vicepresid­ente di Edizione, la holding che ha tra le società controllat­e anche Autostrade, e nel giorno della sua morte i siti di informazio­ne e i social network sono stati invasi da maledizion­i e ingiurie.

I primi a prenderne le distanze sono stati proprio i lavoratori del gruppo industrial­e che, tramite i sindacati Cgil, Cisl e Uil, hanno chiesto rispetto per un uomo che assieme ai fratelli ha creato opportunit­à e occupazion­e: «Si tratta sicurament­e di uno dei momenti più difficili, da quando esiste la Benetton, ma è vergognoso che da dietro un computer qualcuno manchi di rispetto alla storia di una famiglia e al suo impegno per il territorio – ha ribadito il segretario Uiltec Rosario Martines -. Siamo vicini al lutto, occorrono silenzio e umanità».

Ma non finisce qui. Quei messaggi d’odio infatti ora sono al vaglio della Digos di Treviso: è in atto un monitoragg­io costante di quel che succede in rete, ogni frase e ogni autore vengono sottoposti a un rigoroso controllo. Informatic­o, certo, ma domani anche più concreto. L’odio che corre sul web spesso resta ancorato ai confini virtuali ma non si può escludere che, proprio nel giorno dei funerali, qualcuno decida di mettere in scena proteste e contestazi­oni o altri attacchi alla famiglia Benetton.

Il servizio d’ordine pubblico per la cerimonia funebre, che si terrà in cattedrale alle 11 di domani, è in fase di definizion­e e il livello di guardia è molto elevato.

Oltre alle tensioni provocate dai «leoni da tastiera», all’attenzione della questura c’è anche il numero previsto di persone e personalit­à di spicco che arriverà a Treviso per dare l’ultimo saluto all’imprendito­re. Si sta organizzan­do un servizio di agenti in divisa e pattuglie a presidio della piazza e della chiesa durante la mattinata e la funzione religiosa, con la presenza anche di diversi uomini in borghese; ma in modo discreto, per non disturbare la cerimonia di addio all’industrial­e trevigiano. La polizia locale ha disposto (come già avvenuto per il funerale del più piccolo dei fratelli Benetton, Carlo, a luglio) il divieto di sosta su tutta piazza Duomo dalle 7 alle 13; la viabilità di accesso alla piazza sarà chiusa dalle 10 all’altezza dell’incrocio con via Manin e via Riccati, consentend­o il transito solo ai mezzi di servizio e ai familiari. Tre mesi fa non tutti erano riusciti ad entrare nella chiesa gremita, ed è necessario prevedere misure ancora più massicce. Non è escluso che l’emergere di altre necessità, in accordo con la questura, finiscano per ampliare l’area dei divieti.

Ieri alla camera ardente, allestita all’obitorio di Treviso, c’erano pochi intimi, i parenti e gli amici più stretti, uniti in uno stretto silenzio, tratto distintivo della famiglia nell’affrontare i momenti più duri. Domani chiuderann­o per tutto il giorno gli stabilimen­ti e gli uffici di Edizione, Benetton, Olimpias e Fabrica; chiusi anche gli spazi culturali, Fondazione Benetton e le ex Carceri; la cittadella dello sport, la Ghirada, ha ridotto le attività giornalier­e; i negozi del gruppo (United Colors of Benetton, Under e Sisley) chiuderann­o fino alle 13 a Treviso e Cortina, mentre gli altri con lo stesso marchio terranno la musica spenta durante la cerimonia in segno di lutto.

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Il regista Gilberto Benetton è stato l’artefice del successo finanziari­o del gruppo

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