Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
L’alto Adige stretto nella morsa ora scende a patti con la Lega «Ma resta il no alla Valdastico»
L’Europa. Ma anche la terza corsia in A22, la Valdastico, l’euregio. La lista delle questioni che dividono Lega e Svp si allunga ogni giorno di più. Ma la Stella Alpina è un partito pragmatico e il presidente altoatesino Arno Kompatscher ( foto) sa perfettamente che in qualche modo dovrà scendere a patti con il Carroccio che ora guida non solo il Trentino ma anche il Veneto e il Friuli Venezia Giulia. Al momento la Stella Alpina ha solamente due alternative per la giunta a Bolzano. Con la Lega oppure con verdi e Pd. La padella o la brace dal punto di vista del partito di raccolta sudtirolese che, comunque vada, dovrà ingoiare parecchi rospi. I motivi per cui l’opzione con la Lega è più facile sono diversi. Il Carroccio governa a Roma e la Volkspartei ha bisogno di un interlocutore. E ora la Lega governa anche a Trento. Tuttavia gli ostacoli sono ancora parecchi. Il primo punto è l’atteggiamento antieuropeo della Lega. Gli sberleffi di Salvini alla commissione non piacciono alla Svp, come non piace la politica economica del governo. «Anche se dovessimo fare un accordo etnico per il governo in Alto Adige, a Roma rimarremo all’opposizione» chiarisce Kompatscher. Ma non è solo la politica nazionale a dividere l’svp e la Lega. Un primo nodo sono i trasporti. Il governatore trentino Maurizio Fugatti ha già fatto capire di volersi muovere insieme al collega veneto, Luca Zaia e al friulano Massimo Fedriga. Una delle priorità è la terza corsia in A22, l’altra è la Valdastico. «Non voglio fare polemica appena finite le elezioni, tanto più che la Valdastico interessa sopratutto i trentini. Per noi è importante che non aumenti ill traffico con l’a22 e con la Valdastico c’è il rischio che ciò avvenga» dice Kompatscher che è piuttosto freddino anche sulla terza corsia in A22. «Nel piano di investimenti previsto dal nuovo contratto di concessione la terza corsia è già prevista. Fino a Verona. Mentre tra Verona e Bolzano la terza corsia sarà dinamica» spiega Kompatscher che sembra non avere alcuna intenzione di riaprire il dossier. Anche la gestione dell’autostrada rischia di far litigare Carroccio e Volkspartei. Kompatscher infatti è determinato a lasciare la sede legale della neonata Brennercorridor (la società che prenderà il posto di Autobrennero) a Bolzano. Fugatti invece la vorrebbe a Trento. Un braccio ferro avrebbe esiti imprevedibili. Anche sull’euregio. Ma Kompatscher è convinto che, alla fine, anche i trentini capiranno che «l’euregio è un opportunità per tutti».