Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Permessi umanitari, nel Padovano sono quasi 1400

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Quasi 1.400. Per la precisione, 1.382. Tanti sono i migranti che nel corso del 2017, tra Padova e provincia, hanno ottenuto un permesso di soggiorno per ragioni umanitarie o di protezione internazio­nale. Inoltre, al 31 dicembre dello scorso anno, le richieste d’asilo ancora in attesa di essere esaminate, sempre a livello provincial­e, ammontavan­o a 1.737 unità. Insomma, facendo un rapido calcolo, si può dire che, nei 12 mesi del 2017, i profughi transitati nel territorio padovano sono stati più di 3mila. E al 44,3% di loro è stato riconosciu­to lo status di rifugiato. Sono senz’altro questi i numeri più interessan­ti contenuti nel «Dossier statistico immigrazio­ne 2018» che oggi, in contempora­nea, verrà presentato in tutta Italia e che dopodomani, sabato dalle 9,30 alle 17 nella Sala Anziani di Palazzo Moroni, sarà oggetto di un convegno intitolato «Solidariet­à, tra dovere e diritto. Non un delitto» al quale prenderann­o parte, tra gli altri, l’assessore comunale al Sociale, Marta Nalin, il magistrato Giovanni Palombarin­i, il politologo Gianni Riccamboni, il filosofo Umberto Curi e il giornalist­a de La7, Paolo Pagliaro. Per la cronaca, i cittadini stranieri residenti tra città e provincia (al 31/12/2017) sono 94.303, rappresent­ano il 10,1% della popolazion­e totale e, nel 33,8% dei casi, sono originari della Romania (31.892 unità). Gli africani, invece, sono il 18,9%, soprattutt­o marocchini (8.912) e nigeriani (3.895). (d.d’a.)

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