Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Caduta e ferite in municipio Risarcimento alla dipendente
Trecenta, condanna del Tribunale per l’infortunio
Una ex dipendente del Comune di Trecenta ha ottenuto, nei giorni scorsi, 13.000 euro dall’amministrazione altopolesana dopo essere caduta dalle scale del municipio facendosi male a una gamba e a un piede. A decidere il risarcimento del danno una sentenza del giudice del lavoro di Rovigo, Silvia Ferrari.
L’incidente accadde il 10 febbraio 2015 mentre la donna (avvocato Carlo Barotti della Fp-cgil), che ora lavora in un altro ente pubblico, stava scendendo le scale posteriori del municipio trecentano per andare fuori sede in auto per motivi di servizio. A causa del ghiaccio sui gradini, e per l’assenza di sale, scivolò e cadde procurandosi lesioni a gamba e piede sinistri poi giudicate guaribili in 30 giorni.
Dai documenti acquisiti a seguito dell’infortunio emerse che il Comune di Trecenta non aveva eseguito la valutazione dei rischi nei luoghi di passaggio all’esterno del municipio, violando le normative antinfortunistiche. Il giudice Ferrari ha dato ragione alla ricorrente che si è rivolta alla giustizia dopo aver chiesto invano un risarcimento al Comune di Trecenta.
Intanto ieri in Tribunale ha patteggiato un anno il 27enne di Adria Marco Spano. Il giovane è stato arrestato l’altra notte dai carabinieri con addosso un piccolo quantitativo di droga leggera e nella disponibilità — accertata da una perquisizione domiciliare — con 10 grammi di cocaina e circa 150 di hashish. A suo carico poi è stato deciso l’obbligo di dimora ad Adria, dalle 21 alle 7.
Sempre ieri, a Palazzo di giustizia in udienza preliminare, rinviati a giudizio in quattro, due vigili urbani e due imprenditori (uno dei quali ligure di Imperia), per l’assegnazione e la successiva gestione dell’autovelox modello «Tutor» lungo la Provinciale 12 a Runzi di Bagnolo di Po che ha funzionato dal 2010 al 2013. Esce invece dal procedimento — per prescrizione — il quinto indagato, il sindaco del comune altopolesano Pietro Caberletti.
Le accuse sono, a vario titolo, di corruzione, abuso d’ufficio e turbata libertà degli incanti, vale a dire la gara tra diversi concorrenti per l’assegnazione del contratto a chi fa l’offerta più vantaggiosa. Il processo inizia ad aprile 2019.
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L’altra notte la Volante ha arrestato un italiano 44enne di origine slava, residente in Polesine, per tentato furto aggravato, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Gli agenti sono intervenuti all’«ipersimply» dell’area 13 di Borsea, su chiamata degli addetti alla sicurezza, perché c’erano due malviventi all’interno del supermercato.
I due sono fuggiti nel concessionario automobilistico «Toyota» prima, poi dentro una ditta. Qui sono saliti su un furgone dell’impresa, hanno tentato inutilmente la fuga lasciando il mezzo e scappando nei campi. Bloccato, il 44enne ha avuto una colluttazione con un agente rompendogli il naso. Il complice è riuscito a dileguarsi.
All’interno dell’«ipersimply» è stato verificato che i due avevano scardinato un armadio con dentro oltre 3.000 euro in contanti e circa 250 «gratta e vinci». I due avrebbero poi tentato di rubare senza successo delle slot machine nel vicino Bar «Glory». Al vaglio degli inquirenti un furto ai danni dell’agenzia di assicurazioni «Cf Insurance» poco distante dall’area 13 ed avvenuto sempre l’altra notte. L’ipotesi è che il raid alla «Cf Insurance» sia stato compiuto dal 44enne di origine slava