Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Luxottica, con Essilor 420 milioni di sinergie
Le sinergie su ricavi e costi valgono ta i 420 e i 600 milioni di maggior utile anteimposte l’anno, per metà derivanti da un aumento di fatturato. Sono alcuni dei risultati attesi dalla fusione tra Essilor e Luxottica, i due colossi francese e italiano delle lenti e degli occhiali, che entra nel vivo domani con l’inizio, alle 8.30 (si concluderà il 28 novembre), dell’offerta pubblica di scambio obbligatoria tra le azioni Luxottica e quelle di Essilorluxottica, con un corrispettivo di 0,4613 azioni della nuova società, quotata a Parigi, per ogni azione Luxottica, che farà uscire dalla Borsa di Milano il titolo della società di Agordo.
I numeri dell’operazione sono esposti nelle oltre 250 pagine di documento d’offerta pubblicato ieri. Le sinergie di costo sono indicate tra 150 e i 200 milioni, quelle sui costi amministrativi sono tra i 70 e i 100. Il tutto in una società risultante che parte da ricavi teorici ottenuti nel 2017 per 16 miliardi di euro, con 570 milioni di lenti prodotte nei 34 stabilimenti di Essilor e 89 milioni di occhiali da sole e montature da vista uscite dai 12 impianti di Luxottica; il peso mondiale della società risultante è facile da capire, se la dimensione del mercato mondiale del settore è stimato in 100 miliardi. «Grazie alle sue dimensioni, Essilor Luxottica sarà in una posizione ideale per cogliere le opportunità di crescita, sia organica che mediante acquisizioni - si legge nel documento d’offerta -. Una selettiva attività di fusioni ed acquisizioni continuerà ad esser parte integrante della strategia di crescita della società risultante».
Intanto è di ieri la notizia che Giorgio Armani porterà all’offerta pubblica di scambio la sua quota di di Luxottica, pari al 4,64%. L’informazione e’ contenuta in un patto parasociale fra Giorgio Armani ed Essilorluxottica e riguarda le 22,5 milioni di azioni lo stilista ha nel gruppo di Leonardo Del Vecchio.