Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Padova, il sogno s’infrange sul palo

Bisoli cambia schema ma con lo Spezia la vittoria non arriva. Capello vicinissim­o al gol

- Dimitri Canello

Tirare le somme, mai come ieri, è davvero complicato. Perché il Padova gioca discretame­nte, sfiora ripetutame­nte il gol che avrebbe dato un senso diverso al pomeriggio dell’euganeo, ma poi si deve accontenta­re ancora una volta di punto che sposta poco gli equilibri.

Con lo Spezia è 0-0, le perplessit­à sul momento tutt’altro che felice del biancoscud­o non vengono affatto dissipate ma, anzi, la nebbia si fa sempre più fitta. Non è tutto da buttare, ci mancherebb­e. La difesa non subisce gol, la fantastica rovesciata di Capello che termina sul palo grida ancora vendetta. Tutto vero, eppure la classifica piange e nelle ultime sette partite sono arrivati appena tre pareggi (tutti casalinghi) e quattro sconfitte (tutte in trasferta). Pierpaolo Bisoli rimane per ora al suo posto, ma qualcosa fra Perugia e Cittadella dovrà per forza cambiare, perché per salvarsi qualche partita bisogna pur vincerla e in nove giornate il Padova lo ha fatto solo una volta, con il Venezia alla seconda di campionato. Poco, troppo poco, per una squadra che cerca disperatam­ente un’identità. Per la seconda partita consecutiv­a, dopo il ko di Crotone, Bisoli propone il 3-5-2, un modulo che ha il merito di far correre meno rischi, ma che allo stesso tempo lascia isolatissi­me in avanti le due punte. Ieri alla «pesca» del sabato pomeriggio sono usciti i nomi di Marco Guidone, che ha fatto ben poco per dimostrare di poter stare in Serie B con un ruolo da protagonis­ta e di Federico Bonazzoli, che non ha ripetuto la prova brillante di Crotone. Molto meglio Alessandro Capello, entrato nella ripresa con il piglio di chi vuole recuperare il tempo perduto: «Questo è un ottimo punto — ha detto nel dopo gara — conquistat­o contro un’ottima squadra che si è difesa bene e a tratti ci ha messo in difficoltà. Ci manca un po’ di fortuna in questo momento, anche il palo che ho colpito è un segnale. Cerchiamo la svolta in questo campionato, dobbiamo lavorare per portare a casa il risultato pieno a Perugia e contro il Cittadella».

Sul taccuino tracce di Padova nel primo tempo, con un buon esordio da titolare di Riccardo Serena nel ruolo di vertice basso di centrocamp­o e Spezia spuntato, senza tutto il tridente titolare, Galabinov compreso. Il bulgaro parte dalla panchina ed entra nella ripresa, facendo alzare subito il baricentro. Il bunker di Bisoli regge, ma non basta. Per salvarsi servono le vittorie, altrimenti il ribaltone in panchina sarà inevitabil­e.

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Barriera Un «ortodosso» intervento difensivo del biancoscud­ato Trevisan

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