Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Cittadella, dura lezione alla capolista
La squadra di Venturato rinasce a Pescara: una manovra-capolavoro porta in rete Finotto
Un pomeriggio da incorniciare, quello vissuto dal Cittadella all’adriatico. Sul campo della capolista, si è vista una sola squadra. Quel gruppo determinato, rabbioso in ogni circostanza, ricco di qualità in ogni reparto e capace di arrivare sul pallone sempre prima degli avversari. Il Pescara s’inchina, il Cittadella strappa l’1-0 con le unghie e con i denti e ritrova quei tre punti che mancavano dalla terza giornata, quando Roberto Venturato aveva chiuso trittico di vittorie d’inizio stagione battendo 2-0 il Cosenza.
Da quel momento in poi buio pesto, con polemiche crescenti sugli arbitraggi e una squadra che non riusciva più a vincere. Sono bastate le parole severe di Venturato alla vigilia per scuotere il gruppo. Semplicemente perfetto in tutte le sue componenti, a cominciare da quella difensiva, che ha concesso poco o nulla all’ex Mancuso, il più pericoloso eppure sempre a sbattere contro il muro di gomma creato davanti a Paleari. Il gol della vittoria griffato Mattia Finotto è un capolavoro arrivato al termine di un’azione perfetta, rifinita da Schenetti, confezionata da un velo da urlo di Branca e chiusa dalla puntuale zampata di Mattia Finotto, alla seconda gioia consecutiva in sette giorni dopo la prodezza al Brescia.
«Siamo stati ancora più attenti e concentrati in difesa — esulta Finotto — e i risultati si sono visti. Abbiamo sofferto, ma affrontavamo la capolista ed era chiaro che avremmo fatto fatica. Ma credo che questa sia una grande vittoria, il fatto di aver vinto con un mio gol è ancora più bello. Dedico la rete alla mia ragazza, adesso pensiamo a martedì e poi ci sarà il derby, ma affrontiamo una partita alla volta».
Scorrendo il calendario, in effetti, si scopre che martedì c’è il turno infrasettimanale e, nel giorno in cui la Lega di Serie B vince al Consiglio di Stato l’ennesimo ricorso e segna un punto importantissimo a proprio favore nel respingere il ritorno alle 22 squadre, battere il Foggia significherebbe bussare più forte alla porta principale, quella che porta alla Serie A. Perché a scorrere i titoli di coda di una partita perfetta, si scopre che questo Cittadella può cambiare interpreti e può suonare uno spartito perfetto. In cui Fiorillo si supera in almeno quattro occasioni per negare il raddoppio ai granata. Essenziali nel primo tempo, quando contengono e ripartono, chirurgici e spettacolari nella ripresa, quando colpiscono nel momento giusto con Finotto, sfiorano il bis con Pasa subentrato a Iori e si vedono negare il 2-0 pure nei minuti finali.
Pillon nel dopo gara non fa una piega e parla di «vittoria meritata di un grande Cittadella, che ha giocato meglio», Venturato gongola, guarda avanti e scopre che il derby con il Padova è vicino. All’euganeo l’ultima volta finì 4-0 per i granata.