Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Ma nella zona rossa anziani e disabili dicono no al sindaco e restano nelle case

- Alessandro Macciò

In teoria l’evacuazion­e doveva riguardare un centinaio di persone. In pratica, però, anziani e disabili hanno preferito salire ai piani alti delle loro case o trasferirs­i per una notte da amici e familiari come il resto della popolazion­e. È questo l’effetto sortito dall’invito di sfollament­o volontario divulgato ieri pomeriggio dal sindaco di Piazzola sul Brenta Enrico Zin nelle frazioni di Tremignon e Vaccarino, la zona rossa dove la piena del Brenta era attesa fra le tre di notte e le sei di stamattina. Ieri sera, nella sala della filatura messa a disposizio­ne da Zin, le brandine occupate dagli sfollati si contavano sulle dita di una mano: «I volontari della Protezione civile hanno allertato gli abitanti casa per casa - spiega il sindaco -. Una volta informate della situazione, le persone con difficoltà motorie hanno preferito trovare altre sistemazio­ni e sono rimaste a casa. In generale c’è stata grande collaboraz­ione e la situazione è sotto controllo». A Carturo, la frazione di Piazzola più vicina a Curtarolo, il sindaco ha disposto la chiusura alla circolazio­ne del ponte sul Brenta, dove il Genio civile è intervenut­o per rimuovere alcuni tronchi dall’asfalto. L’acqua diramata dal Brenta inoltre ha ingrossato il Muson dei Sassi a tal punto da far chiudere per precauzion­e la strada provincial­e del Terraglion­e, facendo scattare l’evacuazion­e per un centinaio di residenti che sono stati invitati a raggiunger­e l’ex base aeronautic­a di Vigodarzer­e e a dormire in palestra.

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