Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Vaccini, l’ordine biologi minaccia i prof padovani «Vi facciamo causa»
Il Corvelva? «Un’associazione meritoria, che applica i principi di precauzione». L’etichetta di No Vax? «Una forma di oscurantismo culturale». E l’università di Padova? «Negli ultimi tre anni ha ricevuto 150 mila euro da Glaxosmithkline, forse i suoi docenti non sono proprio campioni di obiettività». Vincenzo D’anna, presidente dell’ordine nazionale dei Biologi, risponde così alle polemiche sulla donazione di 10 mila euro assegnata a un’associazione di area No Vax come il Coordinamento veneto per la libertà delle vaccinazioni (Corvelva) per analizzare i vaccini, duramente contestata dai docenti padovani Gerolamo Lanfranchi e Giorgio Palù. «Faremo causa per diffamazione e chiederemo al ministero di spostare le commissioni degli esami di Stato in Biologia da Padova a Venezia, perché i docenti padovani sono in evidente contrasto con l’ordine - annuncia D’anna -. Lanfranchi e Palù fanno dei processi alle intenzioni, forse perché devono tutelare qualche interesse: la scienza si confuta con la scienza, non con gli anatemi. Chi si deve vergognare è chi ha preso soldi dai fornitori di vaccini». D’anna ricorda che lo scorso 18 ottobre il Bo ha ospitato il convegno «Big data e nuovi vaccini» in collaborazione con Glaxo: «Noi invece sosteniamo che bisogna ascoltare la scienza indipendente. E il 25 gennaio organizzeremo un convegno sul tema delle vaccinazioni in sicurezza, con buona pace di Lanfranchi e Palù». Ivan Catalano, presidente della commissione parlamentare che ha sollecitato gli studi sui vaccini, ha scritto una lettera al rettore Rosario Rizzuto in cui dice di sentirsi «offeso» dalle parole di Lanfranchi e Palù. Al coro delle proteste si unisce anche Livio Giuliani, responsabile scientifico del Codacons: «Il dipartimento di Lanfranchi prende finanziamenti da Bigpharma. Le critiche che i maligni potrebbero scambiare per invidia non sembrano disinteressate». Infine Anna Verde, commissario straordinario dell’ordine dei Biologi Triveneto: «Il gesto di D’anna è stato encomiabile».