Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Solo tre punti in sette partite Il Padova «costretto» a vincere

Trasferta a Perugia con la testa al derby di sabato prossimo all’euganeo

- Dimitri Canello

Il tempo stringe e la vittoria manca da quasi due mesi. Pierpaolo Bisoli, al di là delle dichiarazi­oni di rito, sa che nel calcio funziona soltanto in un modo per un allenatore. Se fa risultato, rimane al suo posto, in assenza di risultati è l’anello più debole del sistema e prima o dopo è destinato a cadere. La società ufficialme­nte continua a ribadire la propria fiducia, in realtà fra Perugia e Cittadella, nel derby di sabato all’euganeo, Bisoli si gioca tutto. E per salvare la panchina deve ricomincia­re a vincere, perché nelle prime nove uscite stagionali i tre punti in cassaforte li ha messi una volta soltanto: sabato primo settembre contro il Venezia, quando strappò con le unghie e con i denti un uno a zero che sin qui è rimasta l’unica gioia della Serie B 2018-2019. Con appena tre punti conquistat­i nelle ultime sette partite e con un andamento che parla di una squadra che pareggia in casa e che perde regolarmen­te in trasferta, alla lunga l’epilogo non può che essere uno. Per questo oggi a Perugia è come un «dentro o fuori», perché dalla partita di stasera dipende anche il futuro prossimo del Padova. Bisoli in fondo lo sa e per questo dice: «Chissà che sia la volta buona per portare a casa i tre punti — evidenzia — abbiamo ritrovato il nostro spirito e abbiamo ottenuto un punto importante contro una squadra come lo Spezia che punta di altri traguardi. Le classifich­e si guardano sempre con occhio negativo, ma la squadra ha ritrovato spirito battaglier­o. È un gruppo giovane, è importante che tutto l’ambiente remi compatto nella stessa direzione». Qualche migliorame­nto fra le righe si coglie, perché fra Crotone e Spezia la squadra di sicuro ha fatto meglio rispetto alle trasferte di Salerno, Foggia e Brescia e pure rispetto al 2-2 rocamboles­co conquistat­o in extremis col Pescara. Ma è troppo poco, perché qualche partita bisogna per forza di cose vincerla e al Curi il Padova dovrà provarci. Per farlo, secondo quanto trapela, Bisoli potrebbe schierare una formazione ancor più difensiva del solito. Con Clemenza nuovamente titolare accanto a Capello nel 3-5-2, a meno che Bisoli non voglia tornare al 3-4-1-2 che aveva ben impression­ato nelle prime due partite con Verona e Venezia, rinunciand­o al rientrante Della Rocca. Il tutto mentre Alessandro Nesta, che di punti in classifica ne ha soltanto uno in più del Padova, molla gli ormeggi, quantomeno sotto il profilo verbale: «Loro sono una buonissima squadra, ma possiamo e dobbiamo batterli. Abbiamo qualcosa in più e possiamo metterlo al momento di scendere in campo, con tutto il rispetto per i nostri avversari naturalmen­te». Mai come in questo caso, vale il detto: mors tua vita mea. Il pari accontente­rebbe di più il Padova, ma non risolvereb­be i problemi, mentre Nesta non ha alternativ­e. O vince, o rischia l’esonero. Nonostante le rassicuraz­ioni apparentem­ente granitiche del presidente Santopadre.

Bisoli ci crede «Siamo un gruppo giovane, è importante che l’ambiente remi nella stessa direzione»

” Venturato Senza la penalità il Foggia sarebbe a 3 punti dalla promozione È una squadra che gioca e ha qualità

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All’euganeo Andrea Cisco nel corso della partita pareggiata con lo Spezia

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