Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Solo tre punti in sette partite Il Padova «costretto» a vincere
Trasferta a Perugia con la testa al derby di sabato prossimo all’euganeo
Il tempo stringe e la vittoria manca da quasi due mesi. Pierpaolo Bisoli, al di là delle dichiarazioni di rito, sa che nel calcio funziona soltanto in un modo per un allenatore. Se fa risultato, rimane al suo posto, in assenza di risultati è l’anello più debole del sistema e prima o dopo è destinato a cadere. La società ufficialmente continua a ribadire la propria fiducia, in realtà fra Perugia e Cittadella, nel derby di sabato all’euganeo, Bisoli si gioca tutto. E per salvare la panchina deve ricominciare a vincere, perché nelle prime nove uscite stagionali i tre punti in cassaforte li ha messi una volta soltanto: sabato primo settembre contro il Venezia, quando strappò con le unghie e con i denti un uno a zero che sin qui è rimasta l’unica gioia della Serie B 2018-2019. Con appena tre punti conquistati nelle ultime sette partite e con un andamento che parla di una squadra che pareggia in casa e che perde regolarmente in trasferta, alla lunga l’epilogo non può che essere uno. Per questo oggi a Perugia è come un «dentro o fuori», perché dalla partita di stasera dipende anche il futuro prossimo del Padova. Bisoli in fondo lo sa e per questo dice: «Chissà che sia la volta buona per portare a casa i tre punti — evidenzia — abbiamo ritrovato il nostro spirito e abbiamo ottenuto un punto importante contro una squadra come lo Spezia che punta di altri traguardi. Le classifiche si guardano sempre con occhio negativo, ma la squadra ha ritrovato spirito battagliero. È un gruppo giovane, è importante che tutto l’ambiente remi compatto nella stessa direzione». Qualche miglioramento fra le righe si coglie, perché fra Crotone e Spezia la squadra di sicuro ha fatto meglio rispetto alle trasferte di Salerno, Foggia e Brescia e pure rispetto al 2-2 rocambolesco conquistato in extremis col Pescara. Ma è troppo poco, perché qualche partita bisogna per forza di cose vincerla e al Curi il Padova dovrà provarci. Per farlo, secondo quanto trapela, Bisoli potrebbe schierare una formazione ancor più difensiva del solito. Con Clemenza nuovamente titolare accanto a Capello nel 3-5-2, a meno che Bisoli non voglia tornare al 3-4-1-2 che aveva ben impressionato nelle prime due partite con Verona e Venezia, rinunciando al rientrante Della Rocca. Il tutto mentre Alessandro Nesta, che di punti in classifica ne ha soltanto uno in più del Padova, molla gli ormeggi, quantomeno sotto il profilo verbale: «Loro sono una buonissima squadra, ma possiamo e dobbiamo batterli. Abbiamo qualcosa in più e possiamo metterlo al momento di scendere in campo, con tutto il rispetto per i nostri avversari naturalmente». Mai come in questo caso, vale il detto: mors tua vita mea. Il pari accontenterebbe di più il Padova, ma non risolverebbe i problemi, mentre Nesta non ha alternative. O vince, o rischia l’esonero. Nonostante le rassicurazioni apparentemente granitiche del presidente Santopadre.
Bisoli ci crede «Siamo un gruppo giovane, è importante che l’ambiente remi nella stessa direzione»
” Venturato Senza la penalità il Foggia sarebbe a 3 punti dalla promozione È una squadra che gioca e ha qualità