Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Il people mover per i due futuri ospedali «Bella idea, ma farlo è arduo e costoso»

Boron: il piano del Bo è comunque giusto, la data per le firme sarà rispettata

- Davide D’attino

«Il people mover? Si tratta certamente di un’idea affascinan­te, ma la vedo poco praticabil­e sia dal punto di vista tecnico che da quello economico». Fabrizio Boron (Lista Zaia), presidente della Commission­e Sanità in Regione, mostra più di qualche perplessit­à sulla proposta contenuta nel «documento di visione» sul polo della salute di Padova illustrato l’altro giorno dal rettore dell’università, Rosario Rizzuto. La proposta è appunto quella di un «people mover» che, dedicato a pazienti, medici e visitatori, colleghi l’attuale ospedale di via Giustinian­i con quello che verrà costruito in zona San Lazzaro, alle spalle del Net Center e della Kioene Arena. «L’idea di utilizzare un mezzo simile agli shuttle che, negli aeroporti, ti portano da un gate all’altro – ripete Boron – è sicurament­e affascinan­te. Ma in una città come Padova, congestion­ata dal traffico in molte sue parti, la vedo poco praticabil­e. Inoltre, costerebbe un sacco di soldi. E di certo non potrebbe essere la Regione a farsene carico».

Suggestion­i a parte, il consiglier­e regionale della Lista Zaia promuove a pieni voti lo studio elaborato dal Bo: «Il documento risponde perfettame­nte alla linea d’indirizzo tracciata dalla Regione, che prevede il mantenimen­to in via Giustinian­i di un ospedale cittadino, compreso lo Iov, e la realizzazi­one di un polo medico-sanitario di valenza regionale a Padova Est». Quindi, Boron conferma che, entro il termine fissato del 30 novembre prossimo, verrà stipulato il rogito notarile con cui il Comune cederà gratuitame­nte alla Regione i terreni di San Lazzaro: «Siamo in attesa della perizia dell’agenzia del Demanio che ci dirà l’esatto valore di quell’area per poi inserirla nel patrimonio immobiliar­e regionale. Abbiamo ancora un mese di tempo – sottolinea l’esponente della Lista Zaia – Non ci saranno ritardi». Infine, Boron ricorda che, nel bilancio triennale della Regione (da qui al 2020), sono già stati stanziati i primi 150 milioni di euro per il nuovo ospedale di Padova: «Ciò significa che siamo pronti per partire, a brevissimo, con la stesura della gara europea per la progettazi­one esecutiva dell’opera». Insomma, forse è ancora presto per dirlo. Ma pare che stavolta ci siamo davvero.

Il consiglier­e regionale

Il documento dell’università risponde alla linea d’indirizzo: a Padova Est un polo al servizio di tutto il Veneto

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La «slide» di presentazi­one Il people mover in grafica, così come l’immagina il Bo

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