Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Coalizione Civica lanciata dall’ex «grillino» Vernelli Tiepide le opposizioni, nì da Menon e Businaro
L’avvio del possibile percorso di «Coalizione Civica» a Palazzo Nodari, ipotizzato da Ivaldo Vernelli con l’uscita dal Movimento 5 Stelle (M5S), è accolto con prudenza dai colleghi d’opposizione. Vernelli, come primo passo, aveva ipotizzato un percorso comune in aula con i tre consiglieri della Lista Menon, i democratici Andrea Borgato e Barbara Businaro, il civico Matteo Masin oltre a Francesco Gennaro che, per ora, resta nel M5S, anche se starebbe guardando a Diem25, movimento europeo fondato dall’ex ministro greco Yanis Varoufakis.
«Non commento. Prima voglio confrontarmi con la mia lista civica» spiega Silvia Menon. Da quanto trapela, però, i primi feedback nella lista non sarebbero entusiastici, perché l’uscita di Vernelli sarebbe stata vissuta come una fuga in avanti.
Businaro, invece, non nasconde l’interesse per l’operazione, ma nel territorio. «Il nuovo regolamento consiliare — spiega l’esponente Pd — non consente, di fatto, la costituzione di nuovi gruppi. Il richiamo a Coalizione Civica è interessante e può offrire un’opportunità per l’alternativa a questa amministrazione inadeguata». Ma c’è un però. «Sono impegnata in un partito — osserva ancora Businaro — e, dunque, non posso non condividere le scelte nelle sedi preposte, sebbene non sia un mistero che all’interno del gruppo consiliare Pd siano emerse spesso posizioni differenti». Riferimento alla capogruppo Nadia Romeo, con cui Borgato e Businaro sono talvolta entrati in collisione.
Chi apre con convinzione al dialogo con Vernelli è Masin. «Importante avere un forte coordinamento» sostiene il consigliere di «Coscienza Comune», con una lunga esperienza in Rifondazione Comunista che però si dice non interessato all’eventuale unificazione dei gruppi consiliari.
Un dibattito che non dovrebbe avere riverbero sulla scelta di chi raccoglierà il testimone da Marco Trombini, sindaco di centrodestra di Ceneselli, come presidente della Provincia. In lizza il forzista Ivan Dall’ara (segretario scolastico di
65 anni, ex Pci e sostenuto dal centrodestra) e il Democratico Francesco Siviero (ingegnere di 35, centrosinistra), rispettivamente sindaci di Ceregnano e Taglio di Po.
A scegliere saranno 626 amministratori comunali, ossia 50 sindaci con 576 consiglieri.
Per loro le urne saranno aperte dalle 8 alle 20 a Palazzo Celio. Il voto sarà ponderato in proporzione alla dimensione dei Comuni, suddivisi in cinque fasce con schede differenziate. I 31 municipi fino a 3.000 abitanti avranno un indice ponderale di 71 unità, i 9 fino a 5.000 peseranno 124, i 3 fino a 10.000 conteranno 213, i 6 fino a 30.000 per 318, il capoluogo per 627. L’esito potrebbe essere fortemente influenzato da espressioni civiche e trasversalismi.