Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Tiramisù, il dolce che vale come due Ronaldo
Il Tiramisù adesso ha anche un fatturato (stimato): 220 milioni di euro l’anno, due volte il giro d’affari generato da Cristiano Ronaldo. E oggi a Treviso scatta la Tiramisù World Cup.
Quattro milioni e trecentomila euro di fatturato a settimana, 220 milioni all’anno. Non è un’azienda, però, attenzione. È il Tiramisù, il dolce di origine trevigiana, uno dei più diffusi al mondo, simbolo di una terra e di una tradizione locale: vale due volte Cristiano Ronaldo, per capirsi. Due volte il giocatore di calcio più famoso (e col contratto più costoso) di sempre.
Le cifre emergono da uno studio della Federazione nazionale pubblici esercizi di Confcommercio: calcolando che il 41% della popolazione adulta mangia fuori casa durante la settimana, che l’8,2% ordina anche il dolce e che la percentuale nel week end sale al 32%, aggiungendo che ormai la presenza del Tiramisù nei menù è diffusa quanto un piatto di pasta, ipotizzando una porzione media da 4 euro, il calcolo è presto fatto.
«Abbiamo provato a tradurre in numeri il giro d’affari del Tiramisù – spiega Dania Sartorato, presidente Fipe Treviso – ed è stato stimato che ogni settimana un milione di persone ne assaggino una fetta, o scelgano una delle forme oggi in circolazione, dalla crema con i biscotti alle variazioni sul tema. Anzi, proprio grazie al suo potere nutrizionale a volte sostituisce una portata, per concludere il pasto in dolcezza. Ha decisamente rotto gli schemi». E nel calcolo mancano le preparazioni casalinghe, quelle della mamma e della nonna: insomma, è un mercato d’oro.
Si capisce allora perché Treviso negli ultimi anni abbia cercato sempre più di legare il nome della città a quello del dolce a base di mascarpone, uova e caffè, trasformandolo in un brand, un veicolo di rilancio turistico e culturale. È nato alle Beccherie, ristorante del centro storico, e anche se Tolmezzo contende la paternità del dessert, Treviso si sta impegnando non poco.
Oggi inizia, nella Marca, la seconda edizione della Tiramisù World Cup: sono più di 600 i concorrenti in gara, tutti pasticceri non professionisti arrivati anche da Giacarta, Canada e Cina.
Si sfideranno in due sezioni, ricette della tradizione e creative, si parte con le eliminatorie a Conegliano, Pieve di Soligo e Valdobbiadene; domenica a Treviso vanno in scena le semifinali, con 60 aspiranti chef, e la finalissima con i sei dolci più apprezzati dalla giuria (ci hanno provato in 700, a diventare giudici, ci sono riusciti in 180 superando un test sulla preparazione del piatto).
A disposizione dei concorrenti ci sono 32 mila savoiardi, 183 chili di mascarpone, 4 mila uova, 50 chili di cacao, 700 di zucchero e 23 di caffè.