Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Bisoli a rischio, decide il derby Zamuner: «Bisogna reagire»
Padova, lungo confronto tra tecnico e proprietà: fiducia fino a sabato
La lunga giornata alla Guizza termina con una decisione chiara: fiducia a tempo per Pierpaolo Bisoli, che si giocherà così tutto nel derby di sabato all’euganeo contro il Cittadella.
Decisione sofferta, partorita dopo un lunghissimo confronto fra proprietà, tecnico e dirigenza alla Guizza, dove ieri è andato in scena un allenamento diretto dal preparatore dei portieri Adriano Zancopè e per un breve tratto dal vice allenatore Simone Groppi. Dentro le quattro mura dello spogliatoio, faccia a faccia tesissimo fra il presidente Roberto Bonetto, il vicepresidente Edoardo Bonetto, il direttore generale Giorgio Zamuner e Bisoli. La proprietà è molto scontenta dell’andamento del campionato che, con la sconfitta di Perugia, ha fatto precipitare ulteriormente le quotazioni della squadra. Con appena tre punti nelle ultime sette giornate, il Padova è scivolato a due passi dall’ultimo posto, in piena zona retrocessione. Poco prima delle 19 si è presentato a microfoni e taccuini Zamuner, mentre l’auto di Bonetto, con padre e figli chiusi nel silenzio, si è allontanata in fretta dal centro sportivo. «Abbiamo avuto un lungo incontro con l’allenatore — spiega il dg — non siamo in linea con le nostre aspettative. C’è stato un confronto per analizzare la situazione, abbiamo cercato di sviscerare i punti critici che non ci permettono di fare risultato. Abbiamo cercato di trovare le soluzioni per uscire da questa situazione. Non è che mi senta esente da colpe, il mister è in discussione come lo posso essere io».
E Zamuner mette il punto anche su altre questioni, non meno importanti. «Ho fiducia nel lavoro del mister, i nostri datori di lavoro in questo momento non sono contenti, è nostro compito cercare di dare certezze e garanzie, in questo momento non riusciamo a dargliele. Loro ci hanno ribadito la fiducia, ci mettiamo con la testa sulla partita di sabato, sicuramente il Cittadella ci renderà difficile la vita, ma dobbiamo uscire da questa situazione». Come uscirne? Zamuner argomenta: «L’analisi che abbiamo fatto — evidenzia — è quella di cercare di dare più certezze possibili ai giocatori, dobbiamo cercare di dare un’identità più marcata alla squadra. Identità che abbiamo visto solo a tratti, mi vien da dire ad esempio contro il Verona e il Venezia. Bisoli ha una conferma a tempo come potrei avercela io, nel senso che siamo tutti legati ai risultati. Ma non mi sembra giusto parlare di fiducia a tempo. Se andrà male con il Cittadella? Dobbiamo farle andare bene, oggi non abbiamo preso in considerazione ipotesi diverse». Insomma, almeno in linea teorica sembvra che i vertici biancoscudati non abbiano ancora sondato il terreno verso nuove piste, ma dichiarazioni di prammatica a parte del tutto normali in casi simili, la realtà è ben chiara.
Pierpaolo Bisoli, in realtà, è condannato a vincere per svoltare. Sinora lo ha fatto una cosa volta nella stagione, nel derby all’euganeo con il Venezia alla seconda di campionato. Poco, troppo poco, decisamente. Dietro le quinte le alternative sono abbastanza ristrette: Serse Cosmi è il preferito, Claudio Foscarini un’alternativa, Michele Marcolini piace ma viene considerato un rischio per l’assenza di esperienza in B. Altri nomi (Baroni o Zeman) sono fuori portata, altri ancora (Breda o Di Carlo) non convincono fino in fondo.