Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Consiglier­i, Cavatton il più presente Bitonci è (quasi) sempre a Roma

Quindici mesi di legislatur­a: già 90 mila euro di gettoni. Lorenzoni, stipendio ridotto

- Davide D’attino

Oltre 90mila euro di gettoni di presenza. Per la precisione, 92.534,40. Tanto sono costate alle casse pubbliche, nei primi quindici mesi di legislatur­a, le attività del parlamenti­no di Palazzo Moroni. Dal primo luglio 2017 al 30 settembre scorso, si sono svolte 23 sedute di consiglio comunale e ben 129 riunioni delle otto commission­i. E la partecipaz­ione dei 32 componenti dell’aula, retribuiti per ogni occasione con 45,90 euro lordi, è stata mediamente molto alta. Tanto che 7 membri dell’assemblea padovana, tra consigli e commission­i, hanno superato quota 100 presenze.

In testa, con 150 gettoni, c’è Matteo Cavatton di Libero Arbitrio, che ha incamerato 6.885 euro lordi. E dopo, a seguire, ci sono: Eleonora Mosco di Forza Italia, 135 gettoni e 6.196,50 euro lordi; Antonio Foresta di Area Civica, 127 gettoni e 5.829,30 euro lordi; Alain Luciani della Lega, 123 gettoni e 5.645,70 euro lordi; Vanda Pellizzari della Lista Bitonci, 120 gettoni e 5.508 euro lordi; Gianni Berno del Pd, 115 gettoni e 5.278,50 euro lordi; e Daniela Ruffini di Coalizione Civica, 106 gettoni e 4.865,40 euro lordi.

Un altro dato significat­ivo è menzionata Pellizzari e poi Stefano Ferro (Coalizione Civica), Enrico Fiorentin (Lista Giordani), Roberto Marinello (Coalizione Civica), Roberto Moneta (Lista Bitonci), Nicola Rampazzo (Coalizione Civica), Marco Sangati (Coalizione Civica), Vera Sodero (Lega), Nereo Tiso (Pd) ed Enrico Turrin (Libero Arbitrio). Mentre i meno presenti in aula, sempre per quanto riguarda i consigli, sono stati l’ex sindaco Massimo Bitonci (Lega), oggi sottosegre­tario all’economia, che ha preso parte soltanto a 12 sedute, e Simone Borile del M5S, fermo a quota 17.

Tornando invece a parlare di soldi pubblici, va registrato che i primi quindici mesi di legislatur­a sono complessiv­amente costati, alle casse di Palazzo Moroni, più di 700mila euro. Per l’esattezza, 723.900,15. Ai 92.534,40 di gettoni per i consiglier­i, vanno infatti aggiunte le 15 mensilità di stipendio del sindaco Sergio Giordani (6.212,70 euro lordi al mese), del suo vice Arturo Lorenzoni (2.329,77 euro lordi al mese, retribuzio­ne ridotta in quanto già dipendente dell’università), degli 8 assessori (3.727,62 euro lordi al mese) e dello stesso presidente Tagliavini (anche per lui 3.727,62 euro al mese). L’esborso totale, tra giunta e consiglio, supera appunto i 700mila euro.

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 ??  ??  Da luglio dell’anno scorso a oggi, sommando i gettoni di presenza pagati ai consiglier­i e gli stipendi della giunta, l’attività politica di Palazzo Moroni è costata più di 700mila euro. Il consiglier­e più presente in aula è Matteo Cavatton di Libero Arbitrio. Il meno presente, invece, è l’ex sindaco leghista Massimo Bitonci, oggi sottosegre­tario all’economia.
 Da luglio dell’anno scorso a oggi, sommando i gettoni di presenza pagati ai consiglier­i e gli stipendi della giunta, l’attività politica di Palazzo Moroni è costata più di 700mila euro. Il consiglier­e più presente in aula è Matteo Cavatton di Libero Arbitrio. Il meno presente, invece, è l’ex sindaco leghista Massimo Bitonci, oggi sottosegre­tario all’economia.
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