Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Coop di Corbola Il presidente Biolcati: «Tutto regolare»
Ancora una volta accuse pesanti, ancora una volta respinte al mittente. Dopo la denuncia di una dozzina di soci-lavoratori della «Cooperativa Servizi Plurimi» di Corbola (attiva nelle Case di riposo per operatori socio-sanitari e personale di cucina e pulizie) su presunte irregolarità nei turni di lavoro e poca trasparenza della gestione economica dell’impresa, a rispondere è il presidente Fabio Biolcati che nega completamente la ricostruzione fatta da questi associati. Nei giorni scorsi era stata la Cisl a sollevare il caso, avviando una causa legale contro la coop per recuperare soldi che, secondo la versione del sindacato, erano stati sottratti in maniera illegittima dagli stipendi per finanziare aumenti di capitale mai deliberati dall’assemblea dei soci.
«Tutti gli aumenti di capitale sociale sono stati proposti motivatamente negli anni e sottoscritti dai singoli soci senza alcuna costrizione — afferma Biolcati in una nota — I 37 soci che non hanno aderito alla sottoscrizione non sono stati licenziati».
Secondo il presidente nulla di illegittimo è mai avvenuto. «Le modalità di versamento del capitale sono diverse per ogni socio perché proporzionali alla busta paga — spiega — Vanno da 50 a 100 euro circa al mese e il versamento terminerà per tutti entro il 31 dicembre 2019». Tra le accuse avanzate dai lavoratori anche quella di non aver concesso l’anticipo del Tfr (Trattamento di fine rapporto) per spese mediche e di aver convocato un’assemblea dei soci il
7 novembre per modificare lo statuto e la quota sociale.
«L’anticipo del Tfr è sempre stato concesso secondo quanto prevede la legge — risponde Biolcati — La prossima assemblea dei soci deciderà se approvare l’aumento di capitale. Alcuni soci dicono di sperare di essere assorbiti in una nuova cooperativa, io chiedo solo di rispettare le regole e di venire a discutere».
Se le dichiarazioni del presidente e di parte dei soci continuano ad essere opposte, è anche la Cgil di Rovigo a intervenire. Il sindacato, che da anni segue la cooperativa, sarebbe stato indicato dalla dozzina di lavoratori come incapace di dare risposte. «Lunedì sera ho incontrato una trentina di lavoratrici preoccupate per il futuro della coop — spiega Davide Benazzo (Cgil) — Sappiamo di problemi con gli orari e stavamo studiando soluzioni. So che la questione degli aumenti di capitale era sentita. Credo che le sottoscrizioni personali siano state un errore, ma lo sarebbe anche mandare al tappeto la coop». Secondo il sindacalista servirebbe più calma. «Possiamo anche aver avuto mancanze, ma il momento di difficoltà è serio e si rischia di lasciare senza lavoro tante persone — conclude — Se anche i 116 operatori che lavorano nelle Case di riposo dovessero essere riassorbiti da un’altra cooperativa, lo stesso non accadrebbe al personale di lavanderia e dell’amministrazione. Servono incontri, non altri scontri».
La Cgil
Il segretario Benazzo: situazione grave, ma scontri dannosi