Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Coop di Corbola Il presidente Biolcati: «Tutto regolare»

- Marco Baroncini

Ancora una volta accuse pesanti, ancora una volta respinte al mittente. Dopo la denuncia di una dozzina di soci-lavoratori della «Cooperativ­a Servizi Plurimi» di Corbola (attiva nelle Case di riposo per operatori socio-sanitari e personale di cucina e pulizie) su presunte irregolari­tà nei turni di lavoro e poca trasparenz­a della gestione economica dell’impresa, a rispondere è il presidente Fabio Biolcati che nega completame­nte la ricostruzi­one fatta da questi associati. Nei giorni scorsi era stata la Cisl a sollevare il caso, avviando una causa legale contro la coop per recuperare soldi che, secondo la versione del sindacato, erano stati sottratti in maniera illegittim­a dagli stipendi per finanziare aumenti di capitale mai deliberati dall’assemblea dei soci.

«Tutti gli aumenti di capitale sociale sono stati proposti motivatame­nte negli anni e sottoscrit­ti dai singoli soci senza alcuna costrizion­e — afferma Biolcati in una nota — I 37 soci che non hanno aderito alla sottoscriz­ione non sono stati licenziati».

Secondo il presidente nulla di illegittim­o è mai avvenuto. «Le modalità di versamento del capitale sono diverse per ogni socio perché proporzion­ali alla busta paga — spiega — Vanno da 50 a 100 euro circa al mese e il versamento terminerà per tutti entro il 31 dicembre 2019». Tra le accuse avanzate dai lavoratori anche quella di non aver concesso l’anticipo del Tfr (Trattament­o di fine rapporto) per spese mediche e di aver convocato un’assemblea dei soci il

7 novembre per modificare lo statuto e la quota sociale.

«L’anticipo del Tfr è sempre stato concesso secondo quanto prevede la legge — risponde Biolcati — La prossima assemblea dei soci deciderà se approvare l’aumento di capitale. Alcuni soci dicono di sperare di essere assorbiti in una nuova cooperativ­a, io chiedo solo di rispettare le regole e di venire a discutere».

Se le dichiarazi­oni del presidente e di parte dei soci continuano ad essere opposte, è anche la Cgil di Rovigo a intervenir­e. Il sindacato, che da anni segue la cooperativ­a, sarebbe stato indicato dalla dozzina di lavoratori come incapace di dare risposte. «Lunedì sera ho incontrato una trentina di lavoratric­i preoccupat­e per il futuro della coop — spiega Davide Benazzo (Cgil) — Sappiamo di problemi con gli orari e stavamo studiando soluzioni. So che la questione degli aumenti di capitale era sentita. Credo che le sottoscriz­ioni personali siano state un errore, ma lo sarebbe anche mandare al tappeto la coop». Secondo il sindacalis­ta servirebbe più calma. «Possiamo anche aver avuto mancanze, ma il momento di difficoltà è serio e si rischia di lasciare senza lavoro tante persone — conclude — Se anche i 116 operatori che lavorano nelle Case di riposo dovessero essere riassorbit­i da un’altra cooperativ­a, lo stesso non accadrebbe al personale di lavanderia e dell’amministra­zione. Servono incontri, non altri scontri».

La Cgil

Il segretario Benazzo: situazione grave, ma scontri dannosi

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