Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Di Nardo, il doppio ex «Partita imprevedibile, Bisoli potrebbe farcela»
È l’unico giocatore ad aver vestito sia la maglia del Padova che quella del Cittadella e a detenere un piccolo record: aver segnato nel derby con entrambe le maglie. Totò Di Nardo, poi, ha anche un altro invidiabile «tesoretto», quello di essere amato da entrambe le tifoserie, cosa non semplice, considerata la rivalità. Inevitabile, che la geografia del calcio cambi, quando dalla città murata, anno dopo anno, si continuano a guadagnare tifosi e consensi e il Padova solo quest’anno è tornato nel calcio che conta.
«Segnai nel 2-2 del primo anno di B con la maglia del Padova – sorride Di Nardo – eravamo sotto 2-0, firmai il 2-1 e poi Vantaggiato su rigore pareggiò il conto. Poi mi ripetei con la maglia del Cittadella due anni più tardi: quella volta finì 3-3 con Foscarini e Pea allenatori. È chiaro, per come si è sviluppata la mia carriera, che Padova sia nel mio cuore. Vi svelo un piccolo aneddoto: prima della partita di Perugia un amico che guida pullman mi ha telefonato, perché stava portando al Curi alcuni tifosi biancoscudati. Mi hanno salutato con affetto, invitandomi a tornare a trovarli presto. Cosa che farò sicuramente».
Oggi il derby significa destino in bilico per Pierpaolo Bisoli, aggrappato a una vittoria per salvare la panchina. Il Cittadella, invece, veleggia in acque tranquille: «Ma il derby è una partita a sé – chiosa Di Nardo – si azzerano tutti i valori. Bisoli, per esempio, nella sua carriera i derby li sbaglia poche volte, non credo sia un caso. Ma ovviamente non è una garanzia che sarà così anche stavolta. Non mi aspettavo tutte queste difficoltà, almeno non subito. Nel primo anno di B a fine ottobre eravamo secondi, avevamo persino espugnato Torino con un mio gol, i problemi arrivarono più avanti. Dispiace vedere il Padova così in difficoltà, oggi non so cosa succederà ma spero che si riprenda presto. Il Cittadella, invece, in questa categoria ormai è una certezza».