Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Venturato pompiere «Ho già vinto il derby? Non vuol dire nulla»
Tensione da una parte, serenità dall’altra. Vigilia di derby con umori opposti sulla direttiva Padovacittadella, poco più di 30 chilometri ora separati da un abisso.
Toni e profili bassi nella città murata, dove Roberto Venturato fa spallucce di fronte alla statistica che lo vede sempre sconfitto contro Pierpaolo Bisoli. Nel 2009 guidava la Cremonese e si arrese al Cesena e nel 2016 fu battuto ancora alla vigilia di Natale al Menti dal Vicenza guidato dall’attuale tecnico del Padova. «Ma sul fatto che Bisoli rischi la panchina non voglio dire nulla — taglia corto Venturato — non sono cose che mi competono. Posso dire che il Padova è costruito con giocatori esperti e con giovani interessanti. Bisoli, poi, è un allenatore esperto che conosce la categoria. È la partita del campanile, all’euganeo ho già giocato una volta e in quell’occasione vincemmo, ma non significa nulla. Un derby è una partita che fa storia a sé, in cui tutti i valori si azzerano e chi è più bravo nel corso dei 90 minuti porterà a casa il risultato. Sarà una partita bella da vivere e bella da giocare, il risultato sarà determinato da una serie di variabili, conta poco essere favoriti o meno». Perché il concetto che viene ripetuto un po’ ovunque è che il Cittadella abbia i favori del pronostico dalla sua. In effetti è difficile sostenere il contrario, anche se Venturato ha vissuto situazioni come quella di oggi e ha l’esperienza per non fidarsi.
Mentre sulla designazione arbitrale poco gradita del barese Luigi Nasca glissa. «Nel corso del campionato prima o poi ci poteva capitare — spiega — lui è uno degli arbitri più importanti della B. Lo avevamo avuto a Frosinone, lo avremo a Padova: sicuramente avrà la capacità di interpretare al meglio questa partita». Quasi un modo per esorcizzare le polemiche. Le ultime di formazione: Ghiringhelli è favorito su Cancellotti, mentre davanti quasi sicuramente giocheranno Finotto e Scappini.