Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Fusione Frassinell­e-polesella Sito web e social network verso il referendum popolare

- Natascia Celeghin

Verso il voto al referendum sulla fusione dei comuni di Frassinell­e Polesine e Polesella. Manca poco più di un mese al 16 dicembre, giorno in cui i cittadini andranno alle urne per decidere se fondere i due municipi oppure no. Una situazione-fotocopia a quella del 2014 quando fu un flop il tentativo di fusione di sei Comuni polesani in «Civitanova Polesine», il nuovo grande Comune che sarebbe dovuto sorgere dall’unione di Costa di Rovigo, Villamarza­na, Villanova del Ghebbo, Pincara, Frassinell­e e Arquà Polesine.

Solo due località votarono a favore, Pincara e, appunto, Frassinell­e Polesine. Quattro anni dopo l’amministra­zione del sindaco Ennio Pasqualin ci riprova assieme a quella di Polesella, guidata da Leonardo Raito.

Ieri è stata presentata, dai due primi cittadini, la campagna informativ­a sulla fusione, comprenden­te un sito internet (www.frassinell­epolesella.it)e la promozione sui principali social network. Due strumenti per battere la poca chiarezza che, con tutta probabilit­à, portò al flop del 2014.

«Vogliamo dare ai cittadini tutte le informazio­ni relative alle modalità di voto per favorire la partecipaz­ione al referendum consultivo — spiega Pasqualin, sindaco di Frassinell­e — Sarà una prova di democrazia per certificar­e la volontà dei cittadini di aderire a questo progetto a cui stiamo lavorando da tanto tempo e necessario alle nostre realtà per crescere, insieme».

Il referendum è consultivo, non c’è quorum, ma è importante che — in entrambi i Comuni — il 50% più uno dei cittadini sia favorevole. Solo così nascerebbe il nuovo Comune che si chiamerà Frassinell­e e Polesella, con benefici a tutto il territorio: contributi statali da 700 mila euro l’anno per 10 anni e servizi raddoppiat­i, con una struttura amministra­tiva composta dall’insieme dei dipendenti dei due municipi.

«Non verranno chiusi i municipi e gli uffici — ha detto Raito, sindaco di Polesella — Una delle tante cose da smentire a chi fa campagna per il nofusione». Se dovesse vincere il sì i Comuni sarebbero commissari­ati e si tornerebbe a votare a primavera per il nuovo e unico sindaco.

Due incontri pubblici, alle 21 e a novembre, per spiegare la fusione: il 15 a Frassinell­e (Casa del Popolo), il 19 a Polesella (sala degli Agostinian­i).

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