Colophon edizioni compie 30 anni Evento alla Cini

Compie trent’anni Colophon Edizioni, il sogno di Egidio Fiorin, bellunese, editore d’arte. Quel sogno ha preso le fattezze di un centinaio di libri d’artista, in mostra da lunedì 12 novembre a venerdì 7 dicembre nella sontuosa Biblioteca del Longhena della Fondazione Cini, nell’isola di San Giorgio Maggiore. L’esposizione «Vola alta, parola», dedicata a Cesare De Michelis, scomparso tre mesi fa ma sempre presente, estimatore di Colophon e prefatore del catalogo, permetterà di apprezzare la strepitosa qualità delle opere-libro, varie per formato, materiale, legature, oltre che, è questa la particolarità, per la singolarissima sensibilità degli abbinamenti poeta/artista. Il prodotto d’arte di Fiorin richiede molte competenze, prima fra tutte quella culturale che permette all’editore (affiancato dalla moglie Annalisa e dalla figlia Camilla) di individuare un legame forte tra la parola poetica e il segno; fa seguito all’idea primigenia, spesso legata a un tema di valenza etica, il progetto di concreta realizzazione dell’opera. Per questa fase Fiorin ricorre a una squadra di eccellenze nelle diverse branche dell’artigianato, dall’incisore al grafico, dal legatore al produttore, anzi produttrici, di carte ( da tempo le impareggiabili nuvole fatte carta delle sorelle Amatruda di Amalfi). Nascono così quei libri – ma immaginate molto, moltissimo di più e diverso – che seducono occhi e mani e diventano autentici oggetti di desiderio. Ma come ci si inventa sognatori (e editori) di libri d’artista? Egidio Fiorin, con la semplicità e schiettezza da uomo di montagna, risponde: «Dalla disillusione del ‘68: finito quel sogno me ne sono inventato un altro. Mi piacevano la poesia e la grafica, ma in quegli anni gli editori di grafica facevano pasticci per gabellare i collezionisti. Così ho iniziato con un libro all’anno; al terzo anno qualcuno mi dice che 2 miei libri erano in mostra al Moma di New York. Ho preso l’aereo e ho visto che era proprio vero: Petrarca/ Bonalumi e Apollinaire/licata nel Museo di arte Contemporanea! Così ho pensato che ero sulla strada giusta. Facile». Forse non sempre facilissimo, ma abbiamo la certezza che le difficoltà pungolino la determinazione di quest’uomo, connubio tra un esteta e un pastore, capace di tenere sotto controllo, rabdomante della bellezza, un gregge di poeti, artisti, artigiani, collezionisti, sparso per tutta Europa. «Ho avuto molta fortuna in questa mia avventura, ho incontrato e intrecciato intelligenze e competenze che si sono fatte coinvolgere dalla passione. Castellani, ad esempio, artista di fama internazionale, al quale andai a portare le Rime Petrose di Dante: volevo fare un libro con una sua opera e quei versi danteschi, ma non avevo mezzi finanziari. Mi liquidò, con grande cortesia: dopo un’ora già mi richiamava nel suo studio per definire il progetto del libro – Queste rime- mi dissesono fatte per la mia arte. E tanti come questi sono stati gli incontri felici, primo fra tutti Mario Luzi: il titolo della mostra e del catalogo Vola alta, parola è un suo verso». Chiediamo a Egidio Fiorin chi è il collezionista medio dei suoi libri. «Internazionale, appassionato, non necessariamente benestante, geloso delle opere-libro». Come ricordato da De Michelis nella prefazione al catalogo, i colophon di ogni libro raccontano nel dettaglio la genesi, i dati salienti del libro, primo fra tutti la tiratura, perchè – e questo è un dictat al quale Fiorin tiene in modo assoluto- ogni copia è numerata, prove d’autore comprese. Il sogno resta intatto, il libro che Egidio Fiorin vorrebbe fare? «Una giornata normale, immaginata e raccontata da 3 personalità del mondo arabo e 3 del mondo ebraico, tra Palestina e Israele, in pace, finalmente»

Indimenticabile Cesare De Michelis a cui è dedicata la mostraA destra Egidio Fiorin, bellunese, editore di Colophon, libri che sono arte