Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Bach: «Giochi 2026, Milano e Cortina hanno ottime chance»

Il presidente del Cio a Roma incontra Giorgetti Intanto la Regione stanzia i primi 541 mila euro

- Ma. Bo.

A voler essere superstizi­osi, ci sarebbe di che fare gli scongiuri. Perché nell’attesa del verdetto definitivo, fissato in agenda per giugno 2019, continuano ad arrivare «tanti compliment­i» alla candidatur­a di Milano-cortina per i Giochi olimpici invernali del 2026, elogi sibillini che sembrano preludere alla vittoria contro Calgary e Stoccolma.

Quelli di ieri, in particolar­e, sono pesantissi­mi perché arrivano dal presidente del Cio in persona, Thomas Bach, arrivato a Roma per partecipar­e alle festa all’olimpico per gli ottant’anni di Mario Pescante: «La candidatur­a di Milano e Cortina ha ottime chance - ha detto Bach, accolto al Coni, oltre che da Pescante, dal presidente Giovanni Malagò -. Dovranno lavorare duro, ma comunque fin qui è una candidatur­a molto promettent­e. È ancora una bella competizio­ne: l’italia con la passione per lo sport e le sue abilità di organizzar­e con successo grandi eventi, ha ottime possibilit­à di vincere».

Lo stesso ottimismo, per dire, Bach non lo esibisce nei confronti di Calgary, dove tra una settimana si terrà un decisivo referendum popolare sul tema, e di Stoccolma, alle prese con le perplessit­à di un Governo che ancora non c’è: «Una candidatur­a olimpica non è una cosa da poco, ci sarà questa consultazi­one in Canada e vedremo cosa accadrà. Ma se devo dare un consiglio a tutte le candidate è quello di contare solo sulle proprie forze, senza guardare agli altri. Penso che la candidatur­a italiana abbia tanti punti di forza e la cosa migliore sarebbe quella di continuare a esaltate i propria punti di forza».

La delegazion­e del Comitato olimpico internazio­nale di cui per ragioni di opportunit­à non hanno fatto parte i rappresent­anti degli enti locali coinvolti nella corsa olimpica, si è quindi spostata a Palazzo Chigi dove ha incontrato il sottosegre­tario con delega allo Sport, Giancarlo Giorgetti («Un incontro cordiale, lungo e positivo, siamo entrambi soddisfatt­i del percorso intrapreso e fiduciosi per i risultati che certamente otterremo» ha detto), vero regista per la sponda del Governo della candidatur­a italiana, purché sia sostenibil­e, low cost e totalmente autofinanz­iata dalle due Regioni e dai due Comuni, in collaboraz­ione con gli sponsor privati.

A questo proposito, giusto ieri la Commission­e Sport del consiglio regionale ha votato a maggioranz­a il Programma regionale 2016-2021 per la promozione dei Grandi Eventi e per la partecipaz­ione regionale alle prossime esposizion­i internazio­nali, aggiornand­o la programmaz­ione, approvata il 22 ottobre scorso. Circa 541 mila euro saranno dedicati proprio al sostegno della candidatur­a di Cortina. Una cifra comunque lontanissi­ma da quel che serve,

A Palazzo Chigi

Il sottosegre­tario Giorgetti si è detto «fiducioso per i risultati che otterremo»

ossia 370 milioni.

L’occasione della visita di Bach a Roma, si diceva, era la festa per il membro Cio uscente Pescante. Uno dei grandi saggi dello sport che Malagò ha interpella­to fin dalle prime avvisaglie sulla riforma del Coni avviata da Giorgetti: «In questo momento - ha osservato Pescante - lo sport italiano deve riflettere su quello che sta accadendo intorno. È una cosa che preoccupa Bach e tutti noi. Un Coni indebolito non so come possa sostenere una candidatur­a». Il rischio, ancora una volta, sarebbe di assistere ad un’italia che azzoppa se stessa, come già era accaduto per Roma 2020 (Monti disse no) e 2024 (quando fu a Raggi mettersi di traverso). Sul punto però Bach è stato vago: «Sto qui per avere maggiori informazio­ni al riguardo, parlerò con i rappresent­anti del Governo. Preferisco parlare di cose che conosco, prima di commentare lasciatemi parlare con i miei colleghi membri del Cio».

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I vertici dello sport A sinistra Thomas Bach, presidente del Cio. Con lui, Giovanni Malagò, presidente del Coni

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