Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Cavalcavia Borgomagno una crepa scatena la psicosi Il Comune: non c’è rischio
Allarme partito dai social. Micalizzi: in estate lavori da un milione
Effetto ponte Morandi. È bastata una foto, pubblicata ieri mattina sulla pagina Facebook «Arcellatown» (seguita da oltre diecimila persone), per scatenare il panico. L’immagine, commentata ironicamente dai responsabili del gruppo («Finalmente saremo divisi dalla città»), ritrae la carreggiata Ovest del cavalcavia Borgomagno, quella in cui passano i veicoli privati in entrambi i sensi di marcia, con una crepa ben visibile sull’asfalto che va da una parte all’altra della strada. La ferita, che si trova proprio in cima al ponte che collega il centro di Padova con il quartiere Arcella correndo sopra i binari della ferrovia, misura una decina di metri, ma non interessa la carreggiata Est, quella in cui fanno su e giù gli autobus e i tram, e nemmeno le piste ciclopedonali presenti su entrambi i lati della strada. Insomma, si tratta di una crepa piuttosto lieve e neppure troppo profonda. Però è appunto bastata la pubblicazione della foto, che nel giro di pochi minuti è stata massicciamente condivisa sui social, per agitare decine e decine di persone. Più di qualcuno, evidentemente con ancora negli occhi la tragedia di Genova, ha telefonato in Comune per segnalare la cosa, domandando se fosse sicuro transitare sul cavalcavia Borgomagno. Altri invece, colti da un panico forse eccessivo, hanno consigliato di evitare per qualche giorno il passaggio sull’infrastruttura che unisce viale Codalunga e via Aspetti, invitando l’utilizzo come alternative del cavalcavia Sarpidalmazia e del ponte Unità d’italia, quello che da via Goldoni sbuca in via Avanzo. Una vera e propria apprensione collettiva, quella appena descritta, che l’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Andrea Micalizzi, ha provato a smorzare così: «La prima cosa importante da dire è che non c’è nessun pericolo nel percorrere il cavalcavia Borgomagno. La crepa in questione, che a livello fotografico sembra più larga e profonda, è in realtà una piccola ferita dell’asfalto, sulla quale avevamo già in programma d’intervenire nei prossimi giorni. Detto questo – ha sottolineato l’esponente del Pd – il ponte di cui stiamo parlando sarà presto oggetto di un robusto intervento di manutenzione straordinaria. Tanto che un mese fa, in occasione dell’ultima variazione al bilancio 2018, abbiamo appositamente stanziato 960mila euro».
I lavori, per consolidare un’infrastruttura che ha più di cent’anni di vita, verranno eseguiti l’estate prossima. E saranno piuttosto complicati, se non altro perché potranno essere svolti soltanto nelle poche ore notturne in cui non passano i treni. «Lo stato di conservazione dell’impalcato in calcestruzzo – si legge nella relazione stilata dai tecnici del Comune – appare generalmente compromesso con presenza di numerosi distacchi di copri-ferro, un avanzato stato di corrosione delle armature, alcuni appoggi con evidenti segni di cedimento e un importante deterioramento delle coppelle sulla parte soprastante». Insomma, non ci saranno pericoli ma forse sarebbe il caso d’intervenire in fretta. Peraltro sempre in attesa che le Ferrovie dello Stato, come previsto da almeno un decennio, procedano con la totale ricostruzione dell’opera per consentire un passaggio più agevole dei treni dell’alta velocità.
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