Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Park selvaggio in stazione Domani biciclette rimosse
Giro di vite del Comune: sarà installata la videosorveglianza
Stop al parcheggio selvaggio delle biciclette alla stazione ferroviaria del capoluogo dove, da domani, saranno rimosse le due ruote fuori dai posteggi autorizzati. Lo ha deciso il Comune che, in queste ore, ha già iniziato a togliere i rottami, alcuni abbandonati da anni, da piazzale Riconoscenza.
«C’è un’ampia area dedicata e organizzata — ricorda il sindaco, Massimo Bergamin – Abbiamo contattato As2 per installare una telecamera all’ingresso per dissuadere i malintenzionati». E affissi cartelli per avvisare i cittadini dell’avvio del riordino. I proprietari delle bici rimosse dovranno contattare il Comando di polizia municipale (0425204611 o email polizialocale@comune.rovigo.it). «Potranno riaverle entro i 15 giorni successivi, versando un rimborso spese forfettario di 20 euro, quota che scende a 10 euro per le bici parcheggiate fuori dagli spazi, ma nel posteggio consentito» ha spiegato l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Antonio Gianni Saccardin.
Quest’ultimo risponde anche alle sollecitazioni dei consiglieri comunali della Lega, Fabio Benetti e Matteo Zanotto, per la rapida messa in cantiere della rotatoria sul quadrivio tra le vie Tre Martiri, Porta Mare, Nievo, dei Mille: zona trafficata, all’uscita est della città e col principale collegamento tra centro storico e frazioni di Buso e Sarzano.
«Lavori prima di ottobre 2019 — sostiene Saccardin — Ci sono tempi burocratici incomprimibili per gli espropri». Elementi che complicano l’iter di un’opera tanto attesa quanto travagliata, con un costo inizialmente previsto di 516.000 euro (co-finanziati in parti uguali da Regione e Comune), destinato a lievitare a oltre 650.000 euro per i 137.000 euro utili a spostare le condotte
Rotatoria L’assessore Saccardin: aperto tra un anno il cantiere di quella per Buso e Sarzano
sottostanti di acqua e gas, necessità emersa nelle Conferenze dei servizi di inizio anno, seguite all’avvio formale dell’iter a luglio 2017. «La delibera è pronta a passare in giunta — riprende Saccardin — solo dopo 30 giorni dall’adozione potremo fare un primo passaggio in consiglio comunale, per consentire ai proprietari dei terreni da espropriare di fare le controdeduzioni eventuali. Dopo l’ok dell’aula ci saranno altri 30 giorni per osservazioni dei cittadini. Passeremo, quindi, la palla alla Provincia che avrà 90 giorni per evadere la pratica. Quindi si tornerà nuovamente in consiglio comunale. Solo dopo questo ok si potrà andare a bando di gara per i lavori che contiamo di consegnare a ottobre 2019».
Si cerca, invece, una soluzione per i 5 dipendenti amministrativi precari del Cur (Consorzio universitario Rovigo) col contratto in scadenza il 31 dicembre. Il tema centrale nell’assemblea straordinaria dei soci di ieri, la prima con il nuovo presidente della Provincia, Ivan Dall’ara.
Sempre ieri consegnato il ricavato del «Mercatino dei piccoli» dell’ottobre rodigino: i bambini delle scuole primarie hanno raccolto oltre 2.000 euro per beneficenza.
Oggi, invece, conferenza dei capigruppo a Palazzo Nodari per definire ordine del giorno, invitati e data del consiglio comunale straordinario sull’emergenza idrica dei giorni scorsi, chiesto dall’opposizione.
Cur nei guai Entro fine anno scadono i contratti a5 dipendenti amministrativi