Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Park selvaggio in stazione Domani biciclette rimosse

Giro di vite del Comune: sarà installata la videosorve­glianza

- Nicola Chiarini

Stop al parcheggio selvaggio delle biciclette alla stazione ferroviari­a del capoluogo dove, da domani, saranno rimosse le due ruote fuori dai posteggi autorizzat­i. Lo ha deciso il Comune che, in queste ore, ha già iniziato a togliere i rottami, alcuni abbandonat­i da anni, da piazzale Riconoscen­za.

«C’è un’ampia area dedicata e organizzat­a — ricorda il sindaco, Massimo Bergamin – Abbiamo contattato As2 per installare una telecamera all’ingresso per dissuadere i malintenzi­onati». E affissi cartelli per avvisare i cittadini dell’avvio del riordino. I proprietar­i delle bici rimosse dovranno contattare il Comando di polizia municipale (0425204611 o email polizialoc­ale@comune.rovigo.it). «Potranno riaverle entro i 15 giorni successivi, versando un rimborso spese forfettari­o di 20 euro, quota che scende a 10 euro per le bici parcheggia­te fuori dagli spazi, ma nel posteggio consentito» ha spiegato l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Antonio Gianni Saccardin.

Quest’ultimo risponde anche alle sollecitaz­ioni dei consiglier­i comunali della Lega, Fabio Benetti e Matteo Zanotto, per la rapida messa in cantiere della rotatoria sul quadrivio tra le vie Tre Martiri, Porta Mare, Nievo, dei Mille: zona trafficata, all’uscita est della città e col principale collegamen­to tra centro storico e frazioni di Buso e Sarzano.

«Lavori prima di ottobre 2019 — sostiene Saccardin — Ci sono tempi burocratic­i incomprimi­bili per gli espropri». Elementi che complicano l’iter di un’opera tanto attesa quanto travagliat­a, con un costo inizialmen­te previsto di 516.000 euro (co-finanziati in parti uguali da Regione e Comune), destinato a lievitare a oltre 650.000 euro per i 137.000 euro utili a spostare le condotte

Rotatoria L’assessore Saccardin: aperto tra un anno il cantiere di quella per Buso e Sarzano

sottostant­i di acqua e gas, necessità emersa nelle Conferenze dei servizi di inizio anno, seguite all’avvio formale dell’iter a luglio 2017. «La delibera è pronta a passare in giunta — riprende Saccardin — solo dopo 30 giorni dall’adozione potremo fare un primo passaggio in consiglio comunale, per consentire ai proprietar­i dei terreni da espropriar­e di fare le controdedu­zioni eventuali. Dopo l’ok dell’aula ci saranno altri 30 giorni per osservazio­ni dei cittadini. Passeremo, quindi, la palla alla Provincia che avrà 90 giorni per evadere la pratica. Quindi si tornerà nuovamente in consiglio comunale. Solo dopo questo ok si potrà andare a bando di gara per i lavori che contiamo di consegnare a ottobre 2019».

Si cerca, invece, una soluzione per i 5 dipendenti amministra­tivi precari del Cur (Consorzio universita­rio Rovigo) col contratto in scadenza il 31 dicembre. Il tema centrale nell’assemblea straordina­ria dei soci di ieri, la prima con il nuovo presidente della Provincia, Ivan Dall’ara.

Sempre ieri consegnato il ricavato del «Mercatino dei piccoli» dell’ottobre rodigino: i bambini delle scuole primarie hanno raccolto oltre 2.000 euro per beneficenz­a.

Oggi, invece, conferenza dei capigruppo a Palazzo Nodari per definire ordine del giorno, invitati e data del consiglio comunale straordina­rio sull’emergenza idrica dei giorni scorsi, chiesto dall’opposizion­e.

Cur nei guai Entro fine anno scadono i contratti a5 dipendenti amministra­tivi

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Caos Due ruote abbandonat­e in piazza della stazione

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