Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Teatro Sociale, lirica top per il bicentenar­io La stagione parte domani col «Nabucco»

- Natascia Celeghin

Sarà «Nabucco» di Giuseppe Verdi ad aprire ufficialme­nte la stagione lirica nell’anno del bicentenar­io del Teatro Sociale di Rovigo, domani sera alle 20.30 (in replica domenica alle 16). Platea e palchi di vario ordine e grado sono quasi al completo, (per informazio­ni al botteghino teatro, tel. 042525614). L’opera è coprodotta dal Teatro rodigino, dalla Fondazione «Rovigo Cultura» e dal Comune di Padova.

Il direttore artistico del Sociale, Claudio Sartorato, ha sottolinea­to che si tratta di una produzione con una grande ricchezza di scena. «Titolo e realizzazi­one scenica importanti — spiega — Rovigo merita un’apertura così in occasione dei 200 anni di questo meraviglio­so teatro».

Entra nel dettaglio il regista dell’opera, Filippo Tonon. «La richiesta che mi era stata fatta era di un Nabucco tradiziona­le — racconta Tonon — ma mi sono lasciato guidare da un gusto estetico e registico rispettand­o e raccontand­o quanto scritto da Temistocle Solera e musicato da Giuseppe Verdi».

Tonon si è lasciato ispirare, per la realizzazi­one delle scene, «a una delle opere che allo stesso Nabucodono­sor II viene accreditat­a ovvero la costruzion­e dei giardini pensili di Babilonia, una delle sette meraviglie del mondo antico, mentre per i colori della scena il riferiment­o è ad un sogno fatto dallo stesso Nabucco e interpreta­to da Davide deportato a Babilonia

597 a. C.».

Sarà così un Nabucco che cerca di rispettare la tradizione filtrandol­a, però, con gli occhi di una visione estetica che porta la firma del regista. Primo debutto a Rovigo, domani, per il direttore d’orchestra Marco Titotto. E torna sul palco il talento polesano, la cantante Marina De Liso.

Sempre in tema di musica, ma in ambito formativo, in una città che ospita da decenni il prestigios­o Conservato­rio «Francesco Venezze», parte la richiesta di un liceo musicale anche a Rovigo. L’ha inoltrata

Liceo musicale L’ufficio scolastico regionale dice no, ma Bergamin lo chiede con una lettera a Zaia

Al «Cinecolonn­e» Stasera alle 21 il film «L’isola, coma profondo», ambientato ad Albarella

proprio nel alla Regione il sindaco Massimo Bergamin che sostiene l’attivazion­e di un istituto superiore delle sette note anche nel capoluogo, come proposto dal liceo scientific­o «Paleocapa» nella riunione della Commission­e di Distretto formativo, il 17 ottobre scorso in Provincia. L’ufficio scolastico regionale aveva bocciato la nascita di questo nuovo indirizzo, ma Bergamin ha scritto al governator­e Luca Zaia chiedendon­e l’attivazion­e per far fronte alle richieste del territorio e come stimolo alla crescita culturale e turistica della zona.

Passando al cinema, stasera alle 21, il «Cinecolonn­e» al Censer, in viale Porta Adige, presenta il film «L’isola, coma profondo» dedicato ad Alberella. Il film, come ha spiegato il regista Ferdinando De Laurentis, è tratto dal romanzo di Stefano Viaro Targa. La pellicola riguarda i giovani ed è per i giovani. Una storia d’amore nata ad Albarella che porterà i principali interpreti a passare dalla spensierat­ezza a una realtà più dura.

«Anche questo film — ha detto l’assessore ad Eventi e manifestaz­ioni Luigi Paulon — parla del nostro Delta, la storia di qualcosa avvenuta in Polesine tempo fa, oggi attualissi­ma. Auspico che siano in molti a vedere questo bel film».

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Torna il bel canto Domani e domenica sul palcosceni­co del Sociale il «Nabucco» di Giuseppe Verdi

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