Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Foscarini, prima scelta: la regia Il vice Turone lavora sulla difesa

Nuovo schema, quattro opzioni. Della Rocca-pinzi, quasi un ballottagg­io

- Dimitri Canello

Claudio Foscarini cambia il Padova e scommette sul 4-3-1-2, un modulo già utilizzato in passato dal tecnico trevigiano a Cittadella. Dove, nel corso degli anni, si sono visti anche il 4-4-2, il 4-2-3-1 e il 4-3-3 a seconda delle stagioni. Con i giocatori attualment­e a disposizio­ne, del resto, tutte queste varianti sono utilizzabi­li senza particolar­i problemi.

Rispetto all’allenament­o di mercoledì, ieri a centrocamp­o Della Rocca ha preso il posto di Pinzi, con Broh e Belingheri ai suoi lati, mentre Minesso è stato provato trequartis­ta al posto di Clemenza.

La certezza sembra essere la linea difensiva a quattro Cappellett­i-capelli-trevisanco­ntessa, oltre alla coppia d’attacco Capello-bonazzoli. Nella partitella finale, infine, anche Marcandell­a e Cisco sono stati provati con le riserve. All’allenament­o non hanno preso parte Salviato, Ravanelli, Madonna e Mandorlini, mentre Pulzetti e Sarno hanno svolto solo lavoro atletico. Due dunque, i dubbi, che magari oggi Foscarini proverà a chiarire: quello di regista, dove si contendono il posto Della Rocca e Pinzi e quello di trequartis­ta, dove il tecnico del Padova dovrà scegliere fra il suo pupillo Minesso e Luca Clemenza, fiore all’occhiello della campagna trasferime­nti biancoscud­ata.

Per quanto riguarda appunto le variabili tattiche, la squadra potrebbe essere schierata con il 4-2-3-1: dietro all’unica punta Bonazzoli, potrebbero agire Minesso a destra, Sarno a sinistra e Clemenza nel ruolo di trequartis­ta. In alternativ­a anche Capello potrebbe giocare in uno dei tre ruoli dietro al centravant­i. Ma c’è anche il 4-3-3, modulo che prevedereb­be uno fra Minesso e Clemenza sulla destra, Bonazzoli centrale e a sinistra uno fra Sarno e Capello.

Teoricamen­te possibile anche il 4-4-2, ma in questo caso non ci sarebbe spazio per uno fra Della Rocca e Pinzi e si dovrebbe ricorrere al doppio mediano, con Broh e uno fra Pulzetti, assente sabato ad Ascoli, Serena e Mazzocco. In questo caso Minesso, Sarno e Clemenza potrebbero agire come esterni. In tutti i casi Foscarini sembra determinat­o ad abbandonar­e la difesa a tre, utilizzata spesso da Bisoli

Con la squadra in silenzio stampa, ieri alla Guizza si è presentato il vice di Claudio Foscarini, Alessandro Turone. Turone è figlio di Maurizio, protagonis­ta del celeberrim­o gol segnato in un Juventus – Roma giocato 35 anni fa annullato per un fuorigioco dubbio che convinse Giampiero Boniperti a regalare un righello al collega presidente Dino Viola.

«Ero già viceallena­tore alla Pro Vercelli con Scazzola — sottolinea Turone — a Livorno ho rescisso il contratto coi piemontesi e l’ho seguito. Foscarini è una persona genuina e squisita e un allenatore preparato, una persona equilibrat­a e sincera di quelle difficili da trovare in questo mondo. Rispetta tutti e giustament­e pretende di essere altrettant­o rispettato. Il mio compito sarà di curare la fase difensiva. Abbiamo preso qualche gol di troppo in maniera rocamboles­ca e ingenua. Ci lavoreremo».

Prime impression­i L’allenatore di Riese sembra orientato a dare più copertura al reparto arretrato

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Valutazion­e L’allenament­o sotto gli occhi dell’allenatore Foscarini

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