Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Pestato e rapinato dal finto vigile
Monselice, anziano reagisce ai ladri. Colpito da un pugno e scaraventato a terra
Ilario Mingardo, 80 anni, è stato picchiato da un rapinatore che si è finto vigile urbano e dal complice, finto tecnico del gas. Quando l’anziano si è reso conto dell’imbroglio e ha iniziato a urlare, i due l’hanno pestato, oltre a portargli via gli anelli della moglie Susanna. I carabinieri hanno arrestato per rapina aggravata e lesioni personali David Duric e Valentino Radosavljevic, 23 e 25 anni, pregiudicati e nati in Italia ma di origine croata.
Il metodo per derubare l’anziano ha ricalcato il copione sempre più diffuso del finto agente e del falso tecnico del gas. Solo che stavolta qualcosa è andato storto e quando la vittima designata, un anziano di 80 anni, si è accorta del furto, è scattata la violenza. Dopo più di due mesi d’indagine, i carabinieri di Monselice sono riusciti ad ammanettare per rapina aggravata e lesioni personali David Duric e Valentino Radosavljevic, 23 anni il primo, 25 anni il secondo, entrambi pregiudicati e nati in Italia ma di origine croata, che lo scorso primo settembre verso le 12 sono entrati in azione in una casa della città murata in via San Filippo Neri.
A raccontarlo è direttamente Ilario Mingardo, l’uomo picchiato e rapinato. Questa aggressione gli è costata la frattura di una costola e un taglio in testa per 30 giorni di prognosi, oltre al dispiacere di essersi visto portare via gli anelli della moglie Susanna, morta da tempo. «Stavo andando a pranzo da mia cognata - racconta - sono passato per casa, il cane è scappato dal cancello e sono uscito a prenderlo. Rientrato, mi sono trovato davanti un giovane vestito da tecnico del gas (il 25enne) con in mano un misuratore e che mi ha chiesto di vedere il rubinetto del bagno per un problema di inquinamento». Qualche minuto dopo, nella messa in scena è apparso anche il complice: «Ho notato un’altra persona vestita da agente di polizia locale. Li ho fatti entrare in casa, mi hanno chiesto di prendere i gioielli dalla cassaforte e metterli in un sacchetto per evitare che si rovinassero. Poi hanno spruzzato una sostanza che mi ha stordito facendomi credere che dovevano sanificare l’ambiente per la presenza del mercurio». Ma dopo qualche minuto di smarrimento, la reazione inaspettata che ha scatenato l’ira dei due giovani: «Dopo mi sono ripreso, ho urlato che chiamavo i carabinieri e sono andato verso il telefono. Uno dei due si è infervorato e mi ha tirato un pugno alle spalle, io sono caduto e ho sbattuto la testa». Vista la situazione i rapinatori sono scappati velocemente col bottino ma l’ottantenne non si è perso d’animo e con l’aiuto dei vicini si è messo a cercarli: «Ho girato un po’ in auto per il quartiere, poi sono tornato a casa, ho chiamato i carabinieri ed è arrivata l’ambulanza. La loro azione era tutta pianificata nei dettagli. Non ho avuto paura, ma spero che entrambi restino a lungo dietro le sbarre».
Le indagini guidate dal maggiore Marco Turrini della compagnia di Abano e coordinate dal pm Benedetto Roberti si sono concluse ieri mattina con gli arresti. Determinanti sono state le testimonianze dei vicini di casa e il riconoscimento dei due malviventi grazie a una serie di foto di archivio. Radosavljevic è stato rintracciato in un camper posteggiato a Monselice ed è finito in carcere a Padova, Duric in un’abitazione di Adria e portato in cella a Rovigo. Ora sono in corso ulteriori accertamenti per capire se i due siano coinvolti in altri episodi simili avvenuti sia nella Bassa, sia in città. Il più eclatante che torna alla mente è quello di lunedì 5 novembre in via Modena nel quartiere Forcellini a Padova: tre uomini sono entrati in una villetta stile liberty fingendosi messi comunali e appartenenti alle forze dell’ordine, hanno afferrato per il collo l’87enne che ci abita, strattonandola e rubandole vari gioielli per un valore di oltre 50mila euro. E proprio ieri poi un 50enne di Treviso è stato denunciato per una truffa simile dai carabinieri di Este: entrato in casa di un 70enne, oltre ad avergli fatto firmare un nuovo contratto di fornitura elettrica, gli ha anche rubato 40 euro dal portafoglio fortunatamente senza doverlo picchiare.