Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

«Qui in Svezia politici svogliati e cittadini indifferen­ti»

- Marco de’ Francesco

Anche la caduta di Calgary ha lasciato il pubblico indifferen­te, e la politica svogliata, a Stoccolma. Per più motivi. A quelli struttural­i e organizzat­ivi – la proposta svedese prevede che parte dei Giochi si tengano ad Åre, che però dista 520 chilometri dalla capitale – si sono aggiunti quelli finanziari. Che sono legati a quelli politici. Il governo svedese dovrebbe aprire il portafogli­o per 200 milioni, solo che dopo le elezioni del 9 settembre la crisi è al buio, due candidati premier sono stati sfiduciati e avanza l’ipotesi di un ritorno alle urne. Favoriti i sovranisti di Sverige Demokrater­na, che non sono quelli che avevano promesso i soldi. Ieri è iniziata una campagna con 25 star dello sport che invocano l’arrivo dei Giochi. Ma secondo Erik Karlsson, noto giornalist­a sportivo dello storico e popolare quotidiano svedese Aftonblade­t, «questa mossa non è destinata a cambiare le cose, perché è una questione tutta politica».

Agli svedesi non interessan­o le olimpiadi?

«Un dibattito c’è stato, contenuto, sottovoce, a Stoccolma. Qualche mese fa, quando a seguito dei tanti ritiri la capitale era rimasta nella terna delle candidatur­e possibili, se ne era parlato un po’. Il fatto, però, è che la gente pensa che i Giochi costeranno cari alle tasche dei contribuen­ti, anche se è prevista una versione low-budget».

Ed è vero?

«Il comitato olimpico ha promesso che i Giochi non costeranno una corona ai contribuen­ti. A Stoccolma non sono previsti investimen­ti particolar­i nelle infrastrut­ture e in città non verranno costruite arene. Un paio di Comuni più piccoli della periferia potrebbero investire nelle piste da fondo e in un’arena per pattinaggi­o. Il governo aveva promesso una cifra pari a 200 milioni di euro in finanziame­nti; ma poi ci sono state le elezioni, e da più di un mese la Svezia non ha più un esecutivo. Insomma, regna una grande incertezza».

E non è un bene che la città non tiri fuori una corona?

«Per certi versi no. Se togli ai politici la ribalta, non sono spinti ad attivarsi».

E la questione dei 25? «Farà poco rumore, perché la faccenda è politica».

Quella nazionale, perché quella locale non è interessat­a.

«Appunto».

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