Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Tav, ora i sindaci alzano la voce «Va fatta: basta perdere tempo»

Lega e Pd pro Alta velocità e quadruplic­amento dei binari. M5s contrario

- Martina Zambon

Alta velocità della discordia. L’ultimo a dar fuoco alle polveri è stato il decano dei trasportis­ti italiani, Marco Ponti, incaricato dal ministro alle Infrastrut­ture e Trasporti Danilo Toninelli di guidare il gruppo di 5 profession­isti alle prese con l’analisi costi-benefici, spada di Damocle che pende proprio sul quadruplic­amento dei binari fra Brescia e Padova. L’ultima fatica letteraria del bocconiano Ponti si intitola «Sola Andata» (Università Bocconi Editore) e propone un ribaltamen­to copernican­o secondo cui la ferrovia sarebbe costosa e non risolutiva. Ponti non è nuovo alle consulenze romane finite, fino ad ora, tutte con una cacciata. Come quando la sua consulenza per le Ferrovie metteva in dubbio che allo Stato sarebbe toccato solo il 40% dei costi dell’alta Velocità Torino-venezia e Milano-napoli. E il professore ha lasciato intendere che l’alternativ­a sostenuta dai pentastell­ati veneti, la riqualific­azione delle linea esistente, sarebbe praticabil­e. Se da Roma il sottosegre­tario all’economia, Massimo Garavaglia, taglia molto corto dicendo: «Alta velocità? Il contratto di governo prevede l’analisi costi benefici, ma secondo me l’analisi è facilissim­a da fare. L’asse Torino-milano-trieste fa il 70% del Pil. Quindi le merci devono circolare alla velocità giusta e nel modo migliore possibile», pure il Veneto reagisce difendendo a spada tratta il quadruplic­amento della linea. Fronte compatto, ad esempio, dei sindaci delle tre città interessat­e: Verona, Vicenza e Padova. «Facciano tutte le analisi che vogliono, l’importante è che facciano anche l’opera senza ritardi dice a muso duro Federico Sboarina sindaco di Verona -. Il nostro territorio e le nostre imprese ne hanno bisogno. Farò di tutto per difendere la Tav contro chi ha un approccio medievale allo sviluppo». Parole dure che riecheggia­no la posizione del collega vicentino Francesco Rucco: «Il potenziame­nto della linea esistente non è un’alternativ­a. Ne abbiamo parlato da poco con l’ad di Rfi ma abbiamo dovuto rimandare la soluzione di alcuni nodi progettual­i verso est al post analisi costi-benefici». Sulle barricate anche il primo cittadino di Padova Sergio Giordani: «Mi auguro davvero che i litigi della politica romana non fermino una progettual­ità assolutame­nte fondamenta­le. Senza contare che questo tipo di opera porta con sé ripensamen­ti delle grandi stazioni portando sicurezza per i cittadini e nuova attrattivi­tà. Credo e mi auguro che Zaia difenda il nostro territorio».

D’accordo Lega e Pd il cui capogruppo in Regione Stefano Fracasso aggiunge: «Da pendolare vicentino ricordo che senza quadruplic­amento i regionali resteranno inevitabil­mente in coda alle Frecce». Deciso anche il capogruppo del Carroccio a Palazzo Ferro Fini, Nicola Finco, che ribadisce: «L’opera deve procedere così com’è, mi sembra che l’atteggiame­nto dei 5 Stelle più che legato alla prudenza sia improntato al blocco delle infrastrut­ture. Il quadruplic­amento serve».

Arianna Spessotto, deputata pentastell­ata che segue la partita grandi opere non arretra: «Mi trovo assolutame­nte in linea con i ragionamen­ti del professor Ponti, finalmente troviamo qualcuno che ha il coraggio di dire le cose come stanno. Il potenziame­nto della linea esistente sarà sufficient­e senza ledere i diritti dei pendolari».

 ??  ?? FrecceI treni ad Alta velocità dovrebbero viaggiare a 300 km l’ora ma il M5s dice che le troppe stazioni previste non lo consentire­bbero La vicenda Non accenna a placarsi l’acceso dibattito sull’alta Velocità in Veneto Nei giorni scorsi, sul Corriere del Veneto, il professor Paolo Costa ha sostenuto l’inutilità dell’analisi costi-benefici per le grandi opere voluta dal Mit Il professor Marco Ponti, a capo del pool di esperti che sta conducendo l’analisi, invece, pare avallare il semplice potenziame­nto della linea esistente come sostenuto dal M5s Nettamente contrari Lega, Pd, i sindaci delle tre città interessat­e dal tracciato veneto mancante (Verona, Vicenza e Padova) e, storicamen­te, il mondo imprendito­riale Il M5s, invece, ribadisce che i costi economici e ambientali sarebbero eccessivi
FrecceI treni ad Alta velocità dovrebbero viaggiare a 300 km l’ora ma il M5s dice che le troppe stazioni previste non lo consentire­bbero La vicenda Non accenna a placarsi l’acceso dibattito sull’alta Velocità in Veneto Nei giorni scorsi, sul Corriere del Veneto, il professor Paolo Costa ha sostenuto l’inutilità dell’analisi costi-benefici per le grandi opere voluta dal Mit Il professor Marco Ponti, a capo del pool di esperti che sta conducendo l’analisi, invece, pare avallare il semplice potenziame­nto della linea esistente come sostenuto dal M5s Nettamente contrari Lega, Pd, i sindaci delle tre città interessat­e dal tracciato veneto mancante (Verona, Vicenza e Padova) e, storicamen­te, il mondo imprendito­riale Il M5s, invece, ribadisce che i costi economici e ambientali sarebbero eccessivi

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