Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Digitale, giovani e prodotti veloci «Geox rivista dalle fondamenta»
Ecco il piano per salire a ricavi per un miliardo. Ma è gelo in Borsa: -15%
Geox tenta di risalire la china, presentando il nuovo piano industriale che proietta la scarpa che respira tra tre anni intorno al miliardo di ricavi. Con un deciso sviluppo sul digitale, la scommessa sul Nord America, dove la crescita attesa è del 26% all’ingrosso, e con 40 milioni di investimenti sui negozi, puntando in particolare su quelli gestiti direttamente, che saranno cento in più dei 445 attuali. Ora si tratta di mostrare al mercato di poter tradurre in pratica una svolta radicale. Ieri l’accoglienza in Borsa è stata tutt’altro che calda: il titolo ha accusato un tonfo del 15%, con le azioni scese fino a 1,38 euro. All’indomani dei dati dei primi nove mesi 2018 pubblicati il giorno prima, con ricavi in calo dell’8%, a 762 milioni di euro, e un calo previsto di quelli su tutto il 2018 tra il 6-7%, che vorrebbe dire situarsi tra 800 e 830 milioni di euro.
Punto di partenza tutt’altro che facile. Anche per questo il team dell’amministratore delegato Matteo Mascazzini, ieri, si è impegnato per oltre due ore con gli analisti per spiegare i dettagli di un piano che, come dice il titolo stesso, vuole gettare le nuove fondamenta
” Bragagnolo Considero fondamentale aver mantenuto la proprietà italiana
Spallata finale dalle azioni delle popolari Ma i guai c’erano comunque
per la scarpa che respira. «Oggi nasce la nuova Geox. Apriamo un capitolo fondamentale per il futuro - ha sostenuto nel prologo il presidente Mario Moretti Polegato - Credo che Geox abbia potenziale per tornare a crescere».
Il ripensamento profondo si è tradotto in una serie di puntichiave dispiegati dal team di Mascazzini. Che punta, nel fronte marketing, sul digitale, dove sarà speso il 60% delle risorse (saliranno al 5%, dei ricavi) il doppio di oggi, anche per catturare un pubblico più giovane, dai 25 anni in su.
E poi, sul prodotto, si tratta di capitalizzare, tra calzature e abbigliamento, nuovi modelli costruiti intorno a tre innovazioni che saranno lanciate già dal 2019. Ancora: rivedendo la struttura delle collezioni, di fronte a stagioni sempre labili, sarà introdotta una fascia di otto serie di prodotti a ciclo di produzione veloce, da portare sul mercato in tre mesi, che avranno base produttiva nello stabilimento di proprietà in Serbia. Serviranno, nel corso delle stagioni, a testare nuovi prodotti, a catturare nuovi trend o ad allargare l’impatto di modelli di successo. L’obiettivo è arrivare a fine piano industriale ad investire qui il 20% del budget acquisti.
Sul fronte della distribuzione, l’obiettivo è di disporre di una vera soluzione omnichannel, che incroci vendite in negozio e digitali, sfruttando la piattaforma per le vendite online che da luglio è interna. Gli esempi possibili sono l’acquisto on-line con il ritiro in negozio, o la possibilità di prenotare articoli in negozio controllando la disponibilità on-line; in senso contrario, i punti vendita disporranno di tablet che permetteranno ai clienti di acquistare articoli non disponibili al momento. L’obiettivo finale è una crescita del 25% delle vendite on-line, che nel 2021 dovrebbero raggiungere i 40 milioni di euro per le vendite dirette e i 100 milioni per quelle all’ingrosso. Si affiancheranno alla crescita delle vendite nei negozi fisici, dove si punta su quelli gestiti direttamente, da cui ci si attende un aumento dei ricavi dell’11%, a 445 milioni, anche grazie al nuovo modello di negozio.
Il risultato finale è un piano che punta ad una crescita cumulata media del 6,5% posizionandosi tra i 950 milioni e il miliardo di euro nel 2021, con un Ebitda al 10%. E ricavi in Italia tra i 265 e i 280 milioni, in Europa tra i 405 e i 420 e in Nord America tra i 60 e i 70.
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