Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Il Fondo Palazzo Grassi-fiat «trasloca» all’asac: documenti e cataloghi
Cento metri lineari di documenti cartacei unici connessi alla genesi di una gloriosa stagione di grandi esposizioni. Tra le oltre 40 mostre di Palazzo Grassi all’epoca della gestione Fiat, dal 1983 al 2005, chi non ricorda rassegne epocali come «Futurismo e futurismi» o «Rinascimento da Brunelleschi a Michelangelo», «Arte Italiana. Presenze 1900-1945» o «Leonardo & Venezia»? O quelle sulle antiche civiltà dei Celti, Etruschi, Greci, Maya o i mitici «Faraoni» e le monografiche dedicate a Warhol, Duchamp, Picasso, Modigliani, Balthus, Dalì? E, ancora, «Identità e alterità» che festeggiava il centenario della Biennale? Proprio la Biennale di Venezia ha sottoscritto con Palazzo Grassi un accordo grazie al quale il «Fondo Palazzo Grassi - Fiat», finora conservato presso un magazzino, viene accolto in comodato d’uso gratuito all’archivio Storico della Biennale, rendendo fruibili i materiali a studiosi e ricercatori. Tra le carte, documenti autografi di Rauschenberg, Ionesco, Cage, Gae Aulenti, Georges Pompidou e Gianni Agnelli.la firma dell’accordo oggi, nella giornata inaugurale del ciclo di incontri annuale «Palazzo Grassi e la storia delle sue mostre» al Teatrino Grassi, a cura di Stefano Collicelli Cagol, che parte con la due-giorni «Tra moda e arte: i Marinotti e il Centro Internazionale delle Arti e del Costume».