Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
L’esercito contro gli sciacalli
Esercito di ronda contro gli sciacalli. Lo ha disposto il prefetto di Belluno nelle zone colpite dal maltempo.
Allarme sciacalli nel Bellunese: il Prefetto muove l’esercito. Sono trascorse ormai due settimane dal 29 ottobre, quando un’ondata di maltempo senza precedenti ha devastato il Veneto e in particolare la provincia di Belluno lasciando centinaia di migliaia di famiglie senza acqua, luce e copertura telefonica. I Comuni più colpiti sono stati quelli dell’agordino: in alcune zone la morfologia del territorio si è modificata a tal punto da diventare qualcosa di totalmente diverso rispetto a quello che mostrava prima. È un punto di non ritorno a cui corrisponde, se i cittadini sapranno sfruttarlo, un nuovo inizio. Ma a peggiorare una situazione già grave sono sbucati gli sciacalli. Prima piccoli furti di gasolio ai generatori portati da Edistribuzione per far ripartire la corrente elettrica nelle zone dove era scomparsa. Poi sono stati presi di mira abitazioni e negozi. In due case sono stati portati via 2.500 euro tra contanti e gioielli e due pistole. Mentre nella gioielleria del centro è stato rubato un anello da quasi 700 euro. Per questo motivo il prefetto Francesco Esposito ha deciso di utilizzare i militari dell’esercito per controllare le strade agordine. La decisione è arrivata a seguito della riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. «L’esercito c’era già - ha spiegato il prefetto Invece di applicarlo alla viabilità notturna, dove siamo tornati quasi alla normalità, ho chiesto e disposto che controlli le strade insieme alle pattuglie della polizia e dei carabinieri». Un’operazione anti-sciacallaggio che non sarà fissa ma «si sposterà nel territorio. È il minimo che potessi fare a fronte degli ultimi avvenimenti e dei ripetuti furti che hanno avuto come teatro i paesi della conca agordina».