Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Birre, colori e via col terzo tempo «Una festa nel segno del rugby»

Appassiona­ti arrivati da tutta Italia e tanti tifosi australian­i

- di Lorenzo Fabiano

Padova val bene una PADOVA messa. Nel giorno in cui la religione della palla ovale celebra il suo rito, i «fedeli» raggiungon­o in pellegrina­ggio lo stadio Euganeo, santuario dove però la birra sostituisc­e l’acqua santa.

Non c’è il tutto esaurito di un anno fa in occasione del test match contro il Sudafrica, ma la risposta del popolo azzurro c’è stata eccome. All’euganeo sono arrivati circa in ventimila con il Triveneto a recitare la parte del leone. Auto, pullman, camper; con ogni mezzo, poco importa, l’importante è esserci. Scene che si ripetono come da copione, quando di mezzo c’è una palla ovale e quindici maglie azzurre. Un anno fa contro gli Springboks fu una sfida da ombrelli aperti; questo Italiaaust­ralia è invece baciato dal sole e punzecchia­to dall’aria frizzante, come gli animi in campo. Mai nei 17 precedenti gli Azzurri sono riusciti a piegare i Wallabies, scesi in una stagione di miseri raccolti (appena tre vittorie in 11 test match) al settimo posto del ranking mondiale. Nelle ore dell’immediata vigilia, si respira fiducia che magari questa possa essere la volta buona, chissà. Nel tardo mattino fuori dallo stadio, l’atmosfera è quella di un giorno di festa. I primi in zona sono i ragazzi della suola rugby di Thiene: «Siamo arrivati in sessanta in pullman. A Padova siamo già stati per i test match con Samoa e Sudafrica. Abbiamo una squadra tosta. L’importante è giocare bene». Per qualcuno il pomeriggio di Padova è il battesimo azzurro: «Siamo un club di Piacenza. Anche noi siamo arrivati in pullman. È la prima volta che veniamo vedere l’italia, che emozione...».

Il pullman del Rugby Forlì di chilometri in giro per l’italia ne ha invece già percorsi molti in passato. «Siamo stati a vedere gli azzurri a Roma più volte. Questa è una squadra sostenuta da una mix di giovani e giocatori d’esperienza. Ci piace molto» dice Pietro. Impossibil­e non treovare tifosi da ogni parte d’italia in un giro «esplorativ­o» pur breve; Daniel con gli amici è giunto in treno da Gemona. «Seguiamo spesso gli azzurri, ma qui ci sentiamo a casa. Padova è la culla del rugby» sottolinea. E i nostri avversari? Qualcuno c’è e non si può non notare dai vessilli rigorosame­nte gialli, il colore dei Wallabies: Rob e Saidie sono marito e moglie, vengono da Sidney:

La folla Circa ventimila i tifosi allo stadio Euganeo, dopo il match un lungo «terzo tempo»

«È la prima volta che seguiamo l’australia in Italia. La vostra Nazionale sta crescendo molto, la nostra squadra non è invece in un gran momento, per noi sarà dura. E qui è tutto molto bello» dice Rob che saluta con il classico «G’day!». Australian­o è anche Tony, lui e suo figlio arrivano invece dalla Svezia: «Ci aspetta una partita difficile. L’italia è forte in prima linea e ci farà soffrire». Lo stadio è gremito, dopo il riscaldame­nto le due squadre fanno il loro ingresso in campo in una standing ovation. Al momento degli inni nazionali, battono i cuori e prendono fiato le ugole. La gente canta Mameli e spinge a gran voce un’italia tosta che non mostra alcun timore e ci crede. Quando nel primo tempo gli Azzurri vanno in meta l’«euganeo» esplode, salvo poi esprimere attraverso una bordata di fischi il proprio disappunto quando l’arbitro l’annulla per un discutibil­e fuorigioco.

Qui regna il fairplay e allora sono gli applausi ad accompagna­re le marcature australian­e che via via delimitano i confini. Il punteggio non li premia, ma il tifo per gli azzurri non viene mai meno. Il pubblico apprezza lo spirito con cui i ragazzi di O’shea affrontano la contesa. Finisce il primo tempo e c’è pure spazio per le sorprese: un tifoso con signora al seguito, entrambi indossano le maglie dei Wallabies: l’approccio parte in inglese ma a rispondere è Luca, in accento padovano quantomai doc: «Sono un appassiona­to del rugby australian­o sin da quando ero bambino. Sono cresciuto nel mito di David Campese» sorride. Questo è il rugby signori. Nella ripresa un boato fa da eco alla meta degli azzurri. Gli applausi salutano alla fine una sconfitta con tanto onore e dove il XV azzurro non ha certo sfigurato di fronte ai maestri australian­i. Cala la sera, lo stadio si svuota ma all’esterno la festa continua con il terzo tempo tra tante birre e abbracci. È il rugby, bellezza.

 ?? (Bergamasch­i) ?? Istantanee­1 La festa dei giovani tifosi italiani accorsi all’euganeo per gli Azzurri2 Anche tante famiglie accorse a Padova per seguire la Nazionale3 L’azione di Bellini che vola in meta per l’unica segnatura dell’italia.4 Presenti anche tanti tifosi australian­i.5 La touche azzurra in azione davanti al pubblico
(Bergamasch­i) Istantanee­1 La festa dei giovani tifosi italiani accorsi all’euganeo per gli Azzurri2 Anche tante famiglie accorse a Padova per seguire la Nazionale3 L’azione di Bellini che vola in meta per l’unica segnatura dell’italia.4 Presenti anche tanti tifosi australian­i.5 La touche azzurra in azione davanti al pubblico
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