Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Azzi a Zambelli: nessun complotto La squadra: «Non abbandonateci»
Ancora polemiche tra la dirigenza rossoblù, assemblea dei soci più vicina dopo il ritiro delle dimissioni del consigliere Cogo
A più di una settimana dell’azzeramento del Cda (Consiglio di amministrazione) della Femi-cz Rugby Rovigo Delta, la società della città più ovale d’italia, continuano le polemiche tra i vertici rossoblù. Il presidente dimissionario Nicola Azzi replica all’ex patron Francesco Zambelli.
«Nessun complotto contro di lui. Ho lavorato per la società, per la squadra e per la città» ha detto ieri durante una conferenza stampa.
Intanto uno dei consiglieri di amministrazione dimissionari, l’avvocato Federico Cogo ha ritirato ieri il suo addio per poter convocare d’urgenza l’assemblea dei soci rossoblù e così. tra gli altri atti di ordinaria amministrazione, pagare gli stipendi a giocatori e staff tecnico.
Lunedì scorso in viale Alfieri la riunione-choc dove Francesco Zambelli si è dimesso irrevocabilmente da consigliere. E a ruota lo avevano seguito il presidente Nicola Azzi e il resto del Cda, con Federico Cogo Francesca Marcato che avevano dato dimissioni revocabili, mentre Roberto Panin e Bruno Piva (ex sindaco e medico sociale) avevano dato un addio non più ritrattabile.
Unico consigliere non dimessosi Giovanni Zanella che, secondo lo statuto rossoblù, pareva dovesse convocare d’urgenza l’assemblea dei soci, ma ha rifiutato di farlo rimandando la palla ad Azzi. Così, dopo giorni di stallo, Cogo ha sbloccato l’impasse.
A darne annuncio ufficiale la segreteria rossoblù. «Cogo ha revocato temporaneamente le proprie dimissioni — scrive il club di viale Alfieri — per poter procedere con le operazioni ordinarie necessarie al funzionamento della Rugby Rovigo e alla convocazione dell’assemblea dei soci per il rinnovo delle cariche».
Intanto ieri anche capitan Matteo Ferro e l’allenatore dei Bersaglieri, Umberto Casellato, hanno voluto dire la loro. «Tutti gli atleti e io — ha esordito Casellato in un incontro — chiediamo ai componenti del Consiglio dimissionari di impegnarsi finché non arrivino, semmai dovessero arrivare, i nuovi consiglieri e l’eventuale nuovo presidente. Necessario far capire con fermezza che la squadra ha alcune necessità che non si conciliano con i tempi delle discussioni. Non abbandonateci».
E mentre Cogo darà il via a pagamento degli stipendi e convocazione dell’assemblea, Azzi ha replicato a Zambelli. «Ho dato le dimissioni — ha spiegato l’architetto — quando l’ex patron si è lamentato, sostenendo che il lavoro che stavo facendo non era quello concordato. Nel momento in cui lo sponsor principale, ex presidente e membro del Cda, ha qualcosa da rimproverarmi, ho ritenuto di non essere più adatto a portare avanti il progetto, rassegnando le dimissioni».
Dopo aver rotto il silenzio mantenuto per giorni, Azzi ha ancora replicato agli attacchi dell’ex patron che l’ha accusato di non aver eseguito i compiti affidatigli. Forse tra questi, nessuno dei due al vertice lo ha mai espresso chiaramente, la cacciata dal «Battaglini» della Monti Rugby Rovigo Junior. «Ho lavorato in tutti questi mesi per portare la gente allo stadio e non per mandarla via. Sono molto offeso, l’addio al rugby lo dò io ha concluso Azzi».