Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Mercatini a Nordest Da Bolzano a Jesolo le bancarelle più belle
Dall’alto Adige a Jesolo: tradizione, identità e sapori a Nordest. Festa di decorazioni e delizie a Bressanone e Levico. Verona, le casette in legno ispirate a Norimberga
Il calore del vin brulé, il profumo dello strudel e dello zelten, i colori delle bancarelle, la creatività dell’artigianato. Tradizioni, cultura e identità sono irrinunciabili in questi giorni. Passano per i profumi, per le forme, per la riconoscibilità di una storia viva che si ripete. I mercatini di Natale uniscono in modo ecumenico tutte le sensibilità. Città, paesi e borghi si trasformano, in tutto il Nordest. In Alto Adige, dal 23 novembre e fino al 6 gennaio si possono visitare i cinque Mercatini Originali, quelli più antichi e denominati così da un logo speciale. Partiamo da Bolzano e dalla sua splendida piazza Walther lungo un percorso inconfondibile di luci e colori. L’amore per il dettaglio nell’allestimento dei banchetti, la ricerca dell’originalità utilizzando i prodotti tipici e del territorio, la musica che avvolge nel piacevole passeggio fra uno stand e l’altro, sono solo alcuni degli ingredienti che creano una magica atmosfera condivisa anche dagli abitanti della città.
Merano accoglie i visitatori tra i suoi grandi alberi decorati e le casette di design lungo il Passirio. Qui lo shopping natalizio è davvero qualcosa di emozionante, tra gli 84 stand lo scorso anno sono passati 500 mila visitatori e i vin brulè bevuti sono stati 140 mila. Bressanone e Brunico con i loro antichissimi centri storici regalano un suggestivo ritratti del Natale. E se a Brunico l’artigianato artistico e le bancarelle cariche di decorazioni e delizie per il palato hanno come sfondo la cima innevata del Plan de Corones, a Bressanone l’avvento alpino è un mix di artigianato locale, stand gastronomici ed eventi collaterali. Quest’anno ci sono anche la pista da pattinaggio, la giostra a vapore, tanti concerti, mostre e visite guidate. E a proposito di visite guidate, la città di Vipiteno si può conoscere nella sua parte storica a bordo di una romantica carrozza e dopo aver visitato il mercatino i più stanchi hanno pure la possibilità di riposare in una sala relax appositamente allestita nei fine settimana.
In tutto l’alto Adige si respira una calda atmosfera di festa e di tradizione autentica. Vale la pena visitare anche il mercatino di Chiusa in val d’isarco, durante il periodo natalizio l’illuminazione stradale rimane spenta e lungo le vie del paese, illuminate da candele e lanterne, s’incontrano mangiatori di fuoco, giocolieri e cavalieri. A Glorenza durante il ponte dell’immacolata, all’interno delle mura medioevali, è possibile scoprire un variopinto intreccio di bancarelle composto non solo da artigiani dell’alto Adige, ma anche da quelli provenienti dalla Germania, Svizzera e Repubblica Ceca.
Il mercatino più alto delle Alpi? Si trova in val Martello a 2061 metri di altitudine nel fienile riscaldato della Malga Enzian nel Parco Nazionale dello Stelvio, dove oltre alle prelibatezze si possono ancora trovare addobbi natalizi fatti con fieno e muschio della tradizione contadina. Anche in Trentino, Trento, Rovereto, i paesi della Vallagarina, Arco, Levico Terme, i borghi di Rango e Tenno, offrono un percorso di atmosfere, di luci e colori, di sapori e inaspettate ambientazioni con tante bancarelle dove acquistare i regali da mettere sotto l’albero. A Trento il celebre Mercatino di Natale, allestito nel cuore della città, ospita ben 90 casette in legno. Le luminarie si accenderanno in tutta la città con una grande festa sabato alle 19 in piazza Duomo, grazie a un progetto di illuminazione artistica realizzato dall’azienda Blachere, conosciuta in Italia e all’estero per aver già illuminato Merano, Praga e la Torre Eiffel a Parigi. Da non perdere anche gli speciali menu di «Natale a tavola», proposte enogastronomiche di osterie tipiche, ristoranti e pizzerie della città. In Trentino, ancora, vale sicuramente la pena visitare i suggestivi mercatini dei borghi di Rango e Canale di Tenno allestiti non nelle casette ma nei portici, nei vòlti e nelle piazzette e in altri angoli caratteristici di queste località. A Rango il mercatino è aperto nei giorni 18, 24, 25 novembre e nei fine settimana di dicembre per proporre un viaggio gastronomico tra i prodotti dei Borghi più belli d’italia. A Canale di Tenno, tra le case in pietra aggrappate sul fianco della montagna, il mercatino è aperto nei giorni 24 e 25 novembre, 1, 2, 8, 9,15,16 dicembre con bancarelle nelle cantine e negli avvolti delle case.
Non da meno è l’offerta natalizia del Veneto. Ad Asiago tornano i Giardini di Natale. Il celebre mercatino natalizio dell’altopiano, come da tradizione, riempie di magia e colori piazza Carli e piazza il Risorgimento fino al 6 gennaio. Fino al 21 dicembre è aperto soltanto durante il weekend, poi tutti i giorni. Tra le casette di legno, preparatevi a trovare una grande varietà di articoli: dagli addobbi in vetro, legno e ceramica ai dolci delle pasticcerie asiaghesi, da ottime idee per la casa fino ai prodotti naturali. E anche se non hanno le montagne anche i centri storici delle città come Verona, Padova, Jesolo o Vicenza – ma ce ne sono tante altre - sono pronte ad attirare la curiosità e lo shopping dei visitatori.
Verona, in particolare, fino al 26 dicembre, ospita in piazza dei Signori per l’undicesimo anno consecutivo, le caratteristiche casette in legno in collaborazione con il «Christkindlmarkt» di Norimberga; oltre 100 espositori con prodotti tipici artigianali e specialità gastronomiche. Perfino città di mare come Caorle, Bibione e Jesolo hanno i mercatini. A Bibione il mercatino è affiancato anche da una serie di concerti ed eventi per grandi e piccoli. Dal 1 dicembre al 13 gennaio Jesolo ospiterà il Christmas Village con 70 casette di legno pronte a offrire decorazioni natalizie, dolci, specialità culinarie e idee regalo. Caorle arricchirà le casette con la ruota panoramica sulla spiaggia e i truck food di Natale, dislocati nelle vie del centro per degustare i più svariati cibi della cucina nazionale e internazionale. Una diversa versione del mare d’inverno.