Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Aggredisce una ragazza russa e i poliziotti Giovane in manette per lesioni e resistenza
Boara, tentato furto in farmacia. Romeno con due tonnellate di pesce in casa
Arrestato per lesioni e ROVIGO resistenza a pubblico ufficiale e danneggiamento aggravato C.G.A., il 23 enne che, la scorsa notte poco prima dell’una, per motivi da chiarire, ha cercato di picchiare una giovane russa al «Piccolo Bar», nella centralissima via Angeli. A sollecitare l’intervento della Squadra Volante della Questura, la barista che aveva cercato di sedare la lite, insieme a una ragazza marocchina, fidanzata dell’aggressore, un cittadino italiano di origine cubana.
Quest’ultimo aveva iniziato a minacciare la russa, cercando di colpirla con una sedia. Nella colluttazione la ragazza è rimasta contusa. All’arrivo della polizia i tre litiganti si sono allontanati, ma sono stati rintracciati rapidamente dagli agenti. Alla vista dei poliziotti e della ragazza russa C.G.A. è andato nuovamente in escandescenze, cercando ancora la rissa. Gli agenti sono riusciti a fermarlo, riportando a propria volta contusioni e rimediando un’ammaccatura sulla portiera della vettura di servizio. I poliziotti e la ragazza aggredita si sono poi fatti visitare al Pronto soccorso.
I poliziotti sono intervenuti anche a Boara Polesine dove ignoti hanno cercato di introdursi nella farmacia comunale, danneggiando la vetrina. L’allarme ha dissuaso i malviventi dal furto. Le immagini della videosorveglianza potrebbero fornire elementi utili a individuare gli autori del tentato reato.
Certa, invece, la responsabilità di un romeno, residente nel Delta, per la violazione delle norme in materia di igiene e tracciabilità dei prodotti alimentari, con sanzioni che potranno arrivare fino a 4.500 euro. Nella casa dell’uomo il Nucleo ispettori pesca della Capitaneria di porto di Chioggia, col supporto dei Nas (Nuclei anti-sofisticazioni) di Padova e dei carabinieri di Adria, ha trovato stoccate in celle frigorifere non autorizzate quasi due tonnellate di pesce d’acqua dolce, probabilmente destinate a vendita illecita nell’est europeo. La merce sequestrata, valore stimato sugli 8.000 euro, è stata poi venduta all’asta al mercato ittico di Donada, accertata l’idoneità al consumo umano dal servizio veterinario dell’usl 5 «Polesana».