Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)

Restauro per l’oratorio San Rocco «Sarà un grande spazio espositivo»

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Per ammirare i suoi 300 metri quadri ci vorranno ancora un paio d’anni, ma intanto il progetto definitivo è stato finanziato. Palazzo Moroni stanzia 300 mila euro per restaurare il primo piano dell’oratorio di San Rocco e ampliare gli spazi espositivi ospitati al piano terra dell’ex complesso religioso di via Santa Lucia. Trattandos­i di un bene culturale vincolato, i lavori per rifare le scale di accesso al primo piano e per realizzare gli impianti di riscaldame­nto e di illuminazi­one partiranno dopo il via libera della Soprintend­enza e dureranno circa un anno, per cui l’apertura è prevista per la prima metà del 2020. Se il piano terra ospita gli affreschi cinquecent­eschi di Domenico Campagnola, Girolamo Tessari dal Santo, Gualtiero Padovano e Stefano Dall’arzere che illustrano alcuni episodi della vita di San Rocco, il primo piano può vantare un dossale (la parte posteriore dell’altare) di Tiziano Minio e altri affreschi del Campagnola. Il recupero del primo piano nasce dal riscontro positivo delle mostre temporanee al piano terra: «Questo investimen­to consente di restituire un capolavoro alla vista dei padovani e chiude diversi anni di lavoro, che hanno permesso di ricostitui­re l’integrità spaziale, pittorica e architetto­nica del complesso spiega l’assessore alla Cultura Andrea Colasio -. L’oratorio tornerà accessibil­e e diventerà un grande spazio espositivo, dove si potranno allestire mostre di gioielli e di fotografia». I lavori riguardera­nno anche il seminterra­to, che ospita i servizi igienici e il magazzino. (a.m.)

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Recupero L’assessore Colasio (a destra) all’oratorio San Rocco con il progetto

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