Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
«Dagli le frustate, sennò ti uccido» Così parlava il boss intercettato
Mafia nigeriana, resta in carcere il capo che abita a Cadoneghe
«Dagli dieci frustate, obbedisci prima di lamentarti, vai con lui e frustalo dieci volte e se non sento il rumore ti uccido». Resterà in carcere Fred Iyamu, 36enne boss della mafia nigeriana arrestato a Cadoneghe tre giorni fa. Ieri il gip Mariella Fino ne ha convalidato l’arresto. Lo straniero appariva feroce con i suoi nemici, l’intercettazione era stata registrata a Cagliari nel corso di un summit tra una quindicina criminali, davanti ai quali il capo ha voluto dare una lezione a un uomo che aveva osato disobbedirgli. Iyamu, arrestato su richiesta della Distrettuale Antimafia del capoluogo sardo, era considerato il capo di un’ organizzazione criminale che ricavava lauti proventi dal traffico di esseri umani e dallo sfruttamento della prostituzione. Le indagini, partite da dichiarazioni fatte da alcune ragazze costrette alla strada in Sicilia, hanno portato a individuare la testa dell’organizzazione a Padova. Iyamu abita a Cadoneghe e partiva regolarmente per la Sardegna a dare gli ordini ai suoi sottoposti. La consorteria malavitosa cui faceva riferimento il gruppo di stranieri arrestati mercoledì scorso prendeva il nome di «Vatican Aviary», gli uomini e le donne che e facevano parte fingevano una vita di stenti e di elemosina, molti di loro chiedevano l’elemosina per strada. Ai 36 indagati, 20 dei quali in carcere, è stata riconosciuta l’aggravante del metodo mafioso.
Comparirà davanti al giudice il prossimo 18 dicembre Claudio Buson, 55enne di Monselice, amministratore di condomini, ma in realtà senza alcuna certificazione per svolgere questo mestiere, accusato di appropriazione indebita per essersi intascato oltre 60 mila euro di affitti di un genovese (che si è affidato al legale Massimo Malipiero) proprietario di un appartamento e di un negozio in via Scrovegni. Ma il nome di Buson è legato anche ad altri «buchi» condominiali che hanno creato non pochi guai ad alcuni residenti di un condominio in via Buonarroti dove le bollette e conti con giardinieri ed elettricisti non sono mai stati saldati.