Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Palazzo Zabarella, oltre 76mila per Gauguin e gli impressionisti
Un cambio di passo ha premiato la Fondazione Bano. Palazzo Zabarella ha sempre proposto al pubblico mostre che avevano come fil rouge l’ottocento e autori come Corcos, Fattori, Boldini a partire dalla prima esposizione nel 1997. Un ciclo ventennale che si è interrotto quest’anno con due grandi mostre che si affacciano sul ‘900. Scelta premiata dal pubblico già nella precedente «Joan Mirò. Materialità e Metamorfosi», successo che continua con «Gauguin e gli impressionisti. Capolavori dalla Collezione Ordrupgaard». I numeri parlano chiaro: in 45 giorni la mostra è stata visitata da 76721 persone: una media giornaliera che sfiora i 1705 ingressi. Con un 50% di presenze dal Veneto, un 25% dalla Lombardia. Dal 5 al 10% le presenze degli stranieri, molti in villeggiatura nella vicina Abano Terme o in visita a Venezia. Un dato che testimonia come il pubblico gradisca quegli autori che sano parlare all’uomo del nostro tempo. Federico Bano, presidente della Fondazione, racconta: «Il tema dell’impressionismo era già stato battuto e apprezzato dal pubblico ma in questa collezione sono davvero tante le proposte inedite. Riceviamo giudizi positivi e non riuscendo più a gestire le prenotazioni abbiamo deciso che dal 24 dicembre la mostra resterà aperta sette giorni su sette, eliminando la giornata di chiusura del lunedì. Moltissime anche le scolaresche, 700 ad oggi». Per i ragazzi delle scuole è stato pensato un simpatico libricino, guida speciale alla mostra proposta con linguaggio semplice. Ancora non è tempo di anticipazioni ma Bano conferma la politica che punta ai grandi del ‘900.