Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Una vita da hippie e tre figli ritrovati dopo 27 anni
Francesca ha riunito una famiglia che si era persa. «Ma non ho rimpianti»
Storia di Francesca Bagni, l’«ultima hippie» com’è stata ribattezzata, ma anche mamma di tre figli dati in adozione quando erano piccini. Li ha ritrovati a distanza di ventisette anni, grazie al libro che racconta la sua vita avventurosa. Francesca spiega, fedele a se stessa: «Tutta colpa (o merito) del karma».
Tutta colpa (o merito) del karma. Ci sono voluti 27 anni perchè Francesca Bagni, padovana, ritrovasse i tre figli, dati in adozione quando avevano pochi anni. E di cui non aveva più saputo nulla. Ma per Francesca, che oggi ha 73 anni, hippie convinta per tutta la vita, il karma è un destino a cui non si può sfuggire. Sempre «on the road», in viaggio tra India, Thailandia, Nepal, Turchia e Giappone, seguendo la passione per l’arte, il teatro, la natura, l’amore, Francesca Bagni è passata da un’avventura all’altra, spesso dormendo per strada. E faticando non poco, a volte, per mettere insieme pranzo e cena. La libertà, prima di tutto. E l’amore. Un grande amore con il giapponese Hiroyuchi, con cui girando il mondo ebbe tre figli: Veronica, Paola, Francesco. «Cresciuti in mezzo alla natura», come dice Francesca. Fino a quando rientrò in Italia (i bambini avevano 5, 4 e 3 anni) e il Tribunale dei Minori decise di togliere i figli a Francesca e darli in adozione. Da allora, un lungo tunnel buio durato trent’anni. Ma l’anima hippie di Francesca non si è fermata, ha continuato a viaggiare e sognare. Qualche anno fa a Padova, l’incontro con Enrico Zorzato che decide di raccontare la sua storia nel libro Paglì l’ultima hippy (Paglì in indiano significa «pazzerella», era il soprannome di Francesca). La notizia del libro viaggia su Facebook e arriva a Paola, che rintraccia così la madre e poi ritrova anche Veronica e Francesco. Finalmente si riuniscono. Francesca nel frattempo ha avuto altri due figli, Fedra e Luca. Una grande famiglia, sebbene sparsa per il mondo. «L’importante è che ci siamo ritrovati - dice mamma Francesca è stato bellissimo. Non avevo mai perso la speranza, non sapevo come fare».
Nessun rimpianto però, com’è nella sua natura. «Era già scritto tutto, doveva andare così, è il karma - ripete Francesca - . Non mi sento in colpa, nè accuso i servizi sociali o il Tribunale dei Minori. Sono tranquilla. I miei figli stanno bene, hanno avuto una bella vita con persone che li hanno cresciuti e amati. Mi auguro siano sempre felici». Guardando indietro, resta la nostalgia di una vita bohemienne, ma notti sotto le stelle, tanti incontri, esperienze sempre diverse, difficoltà, ma soprattutto la gioia della libertà. «Paoletta ora ha ereditato una villa, se fosse rimasta con me avrebbe fatto la fame», fa notare Francesca. «Credo che i genitori adottivi non abbiano tolto nulla al mio rapporto con loro. Li hanno fatti stare bene. E questo mi basta». Mamma «Paglì» sfoglia l’album con le foto dei suoi figli piccoli, scattate prima che glieli togliessero. L’ha portato sempre con sè, quell’album, in ogni suo viaggio, in ogni continente. L’ha sfogliato tante volte. «Ci sono molti modi di vivere la maternità - fa notare - , la mia è stata una scelta d’amore. Ho pensato alla loro sopravvivenza. Mi sono consolata immaginando per loro un futuro di amore e agi».
Cosa manca oggi a Francesca? «Mi sento sempre giovane dentro - dice con gli occhi che brillano -, mi manca viaggiare. Ora sono bloccata nella campagna padovana, in mezzo al nulla. Devo accudire il mio compagno che non sta bene, non ho i soldi per viaggiare. Ma lo desidererei molto, rimpiango la mia vita da Paglì». E se tornasse indietro? «Sarei rimasta con i miei figli piccoli, se fosse stato possibile. Ma non lo è stato. Il karma ha voluto così».
Resta il romanzo che racconta la sua vita avventurosa e il grande amore per quel giapponese che poi l’abbandonò e diventò padre di altri dieci figli. «Anche lui ha scritto un libro - rivela Francesca - , ma è in giapponese. Chissà quando riuscirò a tradurlo».
”
I miei figli stanno bene, fossero rimasti con me avrebbero fatto la fame