Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Torna lo sci, tutti i prezzi degli skipass
Dal 30 novembre riaprono gli impianti Riparati a tempo di record i danni dovuti al maltempo
È stata una corsa contro il tempo ma è tutto pronto per la stagione sugli sci.
Riparati i danni alle piste causati dall’eccezionale maltempo di fine ottobre - fortunatamente limitati rispetto alla devastazione che ha colpito boschi e strade - la montagna veneta scalda i motori in vista dell’avvio della stagione invernale. Mentre si aspetta ancora la prima grande nevicata - che lo scorso anno permise di anticipare i tempi - tecnici e manutentori delle diverse ski area sono impegnati a preparare al meglio le piste per il 30 novembre, data del via generale.
L’anno scorso l’inverno fu da record, con un aumento dell’11 per cento delle presenze e piste aperte fino a maggio. Quest’anno è ancora tutto da scrivere ma c’è ottimismo tra gli addetti ai lavori, e non potrebbe essere altrimenti, dopo che il rischio di chiudere prima di cominciare è stato molto concreto. Invece il grande sforzo da parte di volontari, operai, tecnici ha permesso di superare anche questa disavventura: «C’è stato un enorme lavoro di squadra commenta Giuliano Vantaggi, direttore della Dmo Dolomiti, l’organismo che governa il turismo nel Bellunese - che ha permesso a tempo di record di ripristinare piste e impianti, che per fortuna non sono stati colpiti in maniera irreparabile. Ora guardiamo avanti con ottimismo».
Ottimismo sparso a piene mani anche dagli altri soggetti coinvolti fin dalle prime ore successive all’alluvione del 29 ottobre: «L’avevamo promesso e ci siamo riusciti - commenta il presidente regionale degli impiantisti, Renzo Minella - tutto è pronto per accogliere gli sciatori fin dal prossimo fine settimana. Stiamo approfittando delle finestre di freddo per preparare la neve».
D’altra parte il comparto neve è uno dei più importanti per il turismo veneto: gli imdella piantisti in Veneto hanno un giro d’affari complessivo di oltre 70 milioni di euro. Sono già aperti alcuni impianti minori, come Monte Croce Comelico. Si parte venerdì, invece, nell’area del Dolomiti Superski , uno dei comprensori sciistici più grande del mondo e insieme un colosso dell’entertainment interprovinciale sulla neve: 12 valli, 1.200 chilometri di piste, 450 impianti di risalita, 30 snowpark e 50 località alpine coinvolte (quelle bellunesi sono Cortina d’ampezzo, Arabba, Marmolada, Tre Cime, Civetta), che per festeggiare i 45 anni di attività ha investito 90 milioni di euro in nuove tecnologie e attrazioni. Il 70 per cento è stato dedicato a impianti di risalita e piste, mentre un terzo se ne va per la neve programmata.
Solo così è possibile garantire la sciabilità durante tutta la stagione, come ricorda il presidente di Dolomiti Superski, Sandro Lazzari: «Il cliente sa cosa trova da noi. Abbiamo creato nel tempo questa aspettativa e dobbiamo essere in grado di soddisfarla».
Anche a Cortina è iniziato il conto alla rovescia per l’avvio stagione. I primi impianti apriranno a fine novembre, ma il clou prenderà il via con il tradizionale weekend di Sant’ambrogio, segnato dall’appuntamento di «Cortina Fashion weekend», con il Villaggio dello sport che aprirà venerdì 7 dicembre all’arrivo della funivia Faloria. Nella Perla delle Dolomiti cresce l’attesa per il 2021, anno dei Mondiali di sci alpino, e nel frattempo si stanno completando le piste che accoglieranno le gare: dopo la pista «Vertigine» sulle Tofane, inaugurata lo scorso anno, sabato 8 dicembre apriranno ufficialmente le rinnovate piste «Druscié» A e B, che ospiteranno gli slalom mondiali, e gli sciatori potranno cimentarsi anche sulla nuova «Panoramica» e sulla rinnovata e storica «Olimpia» delle Tofane.
In linea con il trend degli ultimi anni l’aumento dei costi per gli skipass. Sciare costerà in media il 3 per cento in più del 2017, secondo gli operatori «un normale allineamento al costo della vita». Un giornaliero per adulto nel comprensorio Dolomiti Superski costerà, in alta stagione, 61 euro, 2 euro in più rispetto allo scorso anno. Per uno stagionale si spendono 870 euro, ma se lo si acquista entro il 24 dicembre si risparmiano 60 euro.
L’altopiano di Asiago ha invece deciso di non aumentare i prezzi. Nel comprensorio Verena 2000 un giornaliero in alta stagione si porta a casa con 36 euro, uno stagionale con 400. Prezzi invariati anche per sciare in Nevegal, alla ricerca di un gestore dopo l’annuncio di disimpegno da parte della società Alpe del Nevegal e che dopo le consuete incertezze estive riuscirà ad aprire gli impianti, grazie all’intervento finanziario di Comune, cittadini, associazioni e Regione Veneto.