Corriere del Veneto (Padova e Rovigo)
Alla Prandina 250 parcheggi gratuiti «Un esperimento nel mese di festa»
L’ex caserma aperta alle auto dall’1 dicembre al 7 gennaio. Lorenzoni: aiuto ai negozi
Il progetto annunciato nelle scorse settimane dall’assessore ai Lavori pubblici Andrea Micalizzi è stato confermato ieri. Sotto l’albero di Natale i padovani troveranno 250 posti auto gratis: sono questi infatti i numeri del parcheggio temporaneo che verrà aperto dal primo dicembre al 7 gennaio all’ex caserma Prandina di corso Milano, designata dal Comune come nuovo approdo per gli automobilisti in cerca di sosta alle porte del centro storico durante le festività natalizie.
Per poco più di un mese, dunque, l’ex caserma che dal 2015 al 2016 ospitò un centro di accoglienza per i profughi assumerà una nuova veste, in attesa che Palazzo Moroni decida il destino dell’area. Lo scorso maggio infatti la Prandina è stata acquisita dal Comune in seguito alla permuta con il complesso Serenissima di via Anelli, che è passato al ministero dell’interno e ospiterà la nuova questura.
Per quanto riguarda la Prandina, il Comune ha in mente un utilizzo promiscuo che vede convivere parcheggi, mura, aree verdi e servizi. L’accordo prevede che nella fase di transizione il Comune si prenda cura dell’area senza eseguire attività invasive, così gli operai si sono limitati a bonificare il terreno da erbacce e detriti, rendendo disponibile una porzione del piazzale alla sosta delle auto. Nei prossimi giorni verranno ultimati i lavori per illuminare e segnalare il parcheggio, che verrà sorvegliato dal personale di Aps e dai nonni vigile, quindi le auto potranno cominciare a entrare e uscire dal lato di via Orsini. Dopo aver parcheggiato, gli utenti potranno raggiungere corso Milano attraversando a piedi il parco Cavalleggeri. Gli orari invece non sono ancora stati stabiliti.
«La sperimentazione va incontro alle esigenze natalizie di maggiore accessibilità al centro storico - commenta il vicesindaco Arturo Lorenzoni, in una nota condivisa dal sindaco Sergio Giordani -. Si tratta di una soluzione sperimentale che proseguirà solo in questo mese e servirà anche a capire come potrebbero cambiare i flussi nella zona di corso Milano. Sono fermamente convinto che l’accessibilità al centro storico non debba avvenire con le auto private, perché questo non è conciliabile con la struttura delle nostre strade e genera delle congestioni che rendono la città inaccessibile, ma in attesa di mettere appunto delle misure strutturali, questa soluzione può rappresentare un servizio ai cittadini».
Sullo sfondo c’è il progetto del nuovo polo universitario all’ex caserma Piave, che dista un chilometro in linea d’aria: «Il futuro della Prandina - aggiunge il vice sindaco Lorenzoni - terrà conto di diverse esigenze in relazione a un disegno complessivo del comparto. Per mettere assieme tutte le idee e gli stimoli abbiamo avviato un percorso partecipato che coinvolgerà cittadini, associazioni e categorie e si svilupperà nei prossimi mesi».